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martedì 31 marzo 2009

Alla scoperta del Golfo Paradiso, Riviera di Genova: Sori, Uscio e Mulinetti.

Sori, in un'insenatura del Golfo, per soddisfare la voglia di mare.

Sori, angolo raccolto riel cuore del Golfo Paradiso, fac­ciate dipinte ad affresco che riprendono un'antica tradizione, spiaggia e scogliere a piccò, una corona di colline verdi alle spalle: chi ha voglia di godersi il mare è arrivato nel posto giusto.

Ma se non vi acconten­tate di bagni e barca, guardatevi attorno, e andate alla ricerca del passato. Non vi deluderà trovare, a Fulle, un mulino ad acqua ancora funzionante, te­stimone superstite di un sistema complesso di decine di mulini che servivano la zona.
O il cinquecentesco oratorio delle Grazie, che custodisce la tavola della Madonna Nera, o quello di Sant'Erasmo sul promonto­rio a ponente, che grazie ad un'acustica perfetta, ospita con­certi dì alto livello.

O, ancora, il bel sagrato in "risseu" bicolore della parrocchiale di Capreno. Intanto, giù nel borgo, circon­dato dalle sue frazioni (Lago, Canepa, Leva, Sant'Apollinare, San Bartolomeo, Sus.si.sa, Teria-sca) ci sono svaghi, sport e musica per tutti, in ogni stagio­ne, tra cui la nota Rassegna del Jazz Tradizionale, nata proprio qui e poi allargata a tutte le località del Golfo Paradiso.

A mezzacosta sulle alture, fate un salto ad ammirare un gioiello. Sant'Apollinare, già per l'eccezionale vista che offre, è da vedere. Merita comunque una visita la chiesina romanica (secolo XIII), che per la sua bellezza è tutelata come monumento nazionale.

Su su fino a Case Còrnua, il dolce entroterra di Sori con­serva tracce di una viabilità antica, di una civiltà fatta di case mastiche tipicamente ligu­ri, di mulini e frantoi, e testi monianze di vita contadina d'una volta.
Leggi anche: Alla scoperta del Golfo Paradiso, Riviera di Genova: Avegno, Recco e Camogli.
E ovunque un panorama moz­zafiato. Tranquillità e fascino d'altri tempi per l'ospite di oggi che qui potrà gustare, tra l'altro, in molti tipici ristorantini e trattorie, la cucina locale e in particolare le squisite "focaccette".

Uscio, un antico borgo longobardo, dove l'aria frizzante dei monti incontra il salmastro del Golfo.
Uscio viva, ridente, animata. Uscio in posizione felice, rivolta a quel mare del Golfo Paradiso che ne m.tiga d'inverno e d'estate gli estremi cel clima. Circondata dai boschi, offre ai suoi ospiti il piacere di un'aria frizzantina che anima e stuzzica.

Si torna volentieri. Non per niente, nel 1906, Carlo Arnaldi fondò da queste parti la sua Colonia. Uscio è fiera elei suo passalo, così antico da perdersi nelle tracce della preistoria, ma non si attarda. Già passaggio obbligato, nei tempi che furono, per i traffici tra Fontanabuona e la costa, oggi L'sc.o si trova su un percorso turistico che collega l'animazione della riviera con la quiete della collina, e offre facile accesso a soggiorni sereni e ai piaceri della buona cucina di tradizione. Caratteristiche sono le trofìe "malte", fatte con la farina di castagne.

L' importante Pieve romanica,risalente al XII secolo, testimonia, col suo stile lombardo e con la significativa intitolazione a San-t'Ambrogio, sia l'antica dipen­denza, sia la sua egemonia sul territorio. Da vedere, tra l'altro, una bella statua li­gnea policroma del '400. Sul monte Borgo vi sono tracce dei più antichi terrazzamenti con muri a secco (X secola AC) che caratterizzano poi il paesaggio ligure.

Orologi, campane campanili.

Si racconta che due secoli or sono in frazione Terrile (nella parrocchiale si conserva una splendida tela attribuita a Luca Cambiaso), due famiglie di qui avviassero la produzio­ne di orologi da torre, secondo tecniche apprese in Germania. Il seme ha dato buoni frutti.

Oggi gli orologi di qui (ma anche le campane, le strutture, e la tecnologia meccanica ed elettronica per i concerti di campane) sono sui campanili di tutto il mondo. Una visita allo stabilimento Trebino (con­tattare la Pro-Loco) è una pia­cevole sorpresa e si possono ammirare orologi antichissimi.

Percorso storico con vista.

L'Itinerario Storico Colom-biano (segnavia ISC, che ripercorre l'antica via da Terrarossa Colombo fino a Nervi e Quinto, fa cornice dall'alto per un buon tratto al Golfo. Superata la Sella di monte Rosso si incontra Colle Caprile e poi Calcinara, frazione di Uscio, situata sul crinale: da una parte si vede il mare e la valle del Recco e dall'altra parte la vai Fontanabuona. L'itinerario offre ampi scorci sugli spazi luminosi della valle di Avegno e sul ridente entroterra di Sori. Si raccon­ta che gli avi di Cristoforo Colombo si siano serviti di questo percorso per trasfe­rirsi a Quinto.

La Colonia del benessere: aria buona, buona salute

La formula, per un verso, è semplice: aria fina dei bo­schi, orari regolari, vita quieta, svago e riposo. Per altro verso, è gelosamente custodita: la famosa "pozione", messa a punto più di novantenni or sono dal fondatore della Co­lonia Arnaldi. Si aggiunga Lino stretto rapporto col medico, e un regime alimentare perso­nalizzato. Gli ospiti di oggi, in un ambiente dotato di ogni comfort e struttura, seguono la stessa "ricetta" dei loro non­ni: felici, contenli e in forma.

Mulinetti, giardini sul mare, tra le ville.


Così centrale e cosi appar­tato, l'angolo di Mulinetti a Recco può ben meritare, una tantum, il facile gioco di parole "àngolo di Paradiso", con l'esplosione dei fiori e dei profumi, il mare che si tocca dalle case, le quiete ville av­volte nei giardini discreti. È un incontro facile e "naturale" tra il mare, la scogliera acces­sibile e la collina verde a mon­te: qui si danno la mano e si sommano tante bellezze del Golfo. E vale proprio la pena di tuffarsi fra gli scogli nella limpida acqua del mare.

A Megli, a Polànesi: Santuario mariano con ex-voto e sagra della focaccette

Salite, magari a piedi: Nostra Signora delle Grazie, incan­tevole tra gli uliveti, esibirà per voi i suoi tesori: l'icona di scuola bizantina e la reliquia riportata dalle crociate nel 1216. Nella chiesa, edificata in fasi successive, è conservata una preziosa raccolta di ex-voto, recentemente restaurati, vero "romanzo popolare" di pericoli e grazie vissuti sul mare.

Ad aprile, qui. all'incanto del posto si aggiunge l'allegria della festa: arriva la Sagra delle focaccette. Se poi proseguite ancora un poco, trovate a Polànesi la chiesina di San Martino, che merita d'essere vista poiché conserva un'antica urna cineraria, figure da presepe del Maragliano e un organo del 700.


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2 commenti:

  1. Camogli è la nostra seconda casa... Molto caratteristica ha quel lungomare solo pedonale diviso nella prima parte con spiaggia e ristorantini, la seconda parte porticciolo e piazzetta che a nostro avviso è più caratteristica di quella caprese... Non dimenticatevi di assaggiare la focaccia al formaggio!

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