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mercoledì 30 novembre 2011

Itinerari in Sardegna: escursionismo e sicurezza in montagna.

Per chi si è avvicinato da poco alla pratica dell'escursionismo è bene tenere a mente alcune regole molto importanti prima di partire per le escursioni, regole di prevenzione e sicurezza atte a evitare che una piacevole passeggiata domenicale si trasformi in una sgradevole avventura in grado di porre in pericolo la nostra salute e incolumità.

Prepariamoci prima dell'escursione: 

Informiamoci sull'escursione che andremo a intraprendere cercando innanzitutto di capire se è adatta alle nostre possibilità, questo andrà fatto considerando il livello di difficoltà, la lunghezza del percorso, il relativo dislivello, e considerando inoltre la stagione e l'attrezzatura che sarà necessaria. Iniziamo con delle escursioni brevi e senza troppi dislivelli passando gradatamente a quelle più lunghe e impegnative.

Cartografia e sentieri:

In Sardegna la maggior parte dei sentieri non sono segnati, questo significa che durante l'escursione non avremmo in nessun momento la sicurezza che stiamo compiendo il percorso giusto. Se non conosciamo la zona o non siamo particolarmente abili con carta e bussola saranno molto alte le possibilità di perdersi o come minimo di allungare di molto l'escursione. 

Accade ormai sempre più spesso infatti, sopratutto d'estate, che degli escursionisti improvvisati si avventurino lungo le mulattiere del Supramonte credendo di avere a che fare con dei percorsi attrezzati e segnati di tipo alpino, e vengano recuperati disidratati e moribondi dopo alcuni giorni dal soccorso tramite delicate e costose operazioni di elisoccorso. In questi casi è bene affidarsi a delle guide escursionistiche preparate che vi accompagneranno per delle escursioni in giornata o su richiesta anche in trekking più impegnativi.

Per chi vuole scoprire le bellezze naturali dell'isola in completa autonomia consigliamo di munirsi di carta, bussola e altimetro, in pochi posti come la Sardegna questi strumenti risultano indispensabili. Per quanto riguarda le carte, non essendoci una cartografia escursionistica, l'unico è fare affidamento sulle vecchie tavolette I.G.M con scala 1:25000, esse non vengono aggiornate da diversi anni e la toponomastica è spesso errata, ma sono particolareggiate e quindi utilissime in ambito escursionistico.

I
nformiamoci sulle condizioni meteo: 
Prima di partire informiamoci sulle condizioni meteo, cerchiamo di capire se il tempo rimarrà stabile o se sono previste perturbazioni che potrebbero interessare la zona di nostro interesse. Ricordiamoci che il tempo in montagna subisce dei rapidi e inaspettati cambiamenti, e nonostante in Sardegna il clima sia abbastanza mite e le montagne raggiungano altezze modeste, accade spesso di trovare vento forte e nuvole al suolo che rendono la visibilità quasi nulla. 
Da considerare con attenzione, per chi ha deciso per un bivacco notturno, sono anche gli sbalzi di temperatura che tra il giorno e la notte sono notevoli. In caso di temporale valgono le solite raccomandazioni: per proteggersi dai fulmini evitare di sostare in spazi aperti, sulle creste o sotto gli alberi, togliersi di dosso materiali che fungono da conduttori elettrici(collanine, bracciali, gli stessi bastoncini), se non troviamo un riparo sediamoci accovaciati sopra lo zaino che farà da isolante. Un' ultima raccomandazione per chi decide di camminare durante la stagione estiva: il caldo eccessivo unito alla mancanza d'acqua sconsiglia questa stagione per effettuare dei trekking, scegliere eventualmente dei percorsi non troppo lunghi in alta montagna (comunque ventilati) o lungo le coste(possibilità di fare il bagno).

Scegliamo con cura la nostra attrezzatura: L'atrezzatura e il materiale che porteremo con noi in escursione dovrà essere scelto con la massima cura, date un occhiata ai consigli di base nella pagina specifica.
kit pronto soccorso
Se siamo in difficoltà: Se ci rendiamo conto di esserci persi o a causa della nebbia non vediamo più i nostri compagni usiamo il fischietto, segnaliamo la nostra posizione emettendo un fischio ogni dieci secondi, ripetuto per sei volte nello spazio di un minuto, con successiva pausa di un minuto e così via. Se a causa di una caduta o un incidente non siamo più in grado di proseguire fermiamoci e manteniamo la calma, utilizziamo il cellulare e chiamiamo il 118, facendo presente a chi risponde che abbiamo bisogno di soccorso ma che si tratta di un intervento tecnico in montagna nella quale è necessario l'intervento del Soccorso Alpino. Diamo la nostra posizione e forniamo il maggior numero di indicazioni sull'incidente. 

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