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lunedì 27 febbraio 2012

L'oasi di Vanzago è un fazzoletto di terra che riporta i visitatori indietro nel tempo.

Il Bosco WWF si trova in Provincia di Milano ed il suo territorio è compreso nei Comuni di Vanzago, Pogliano Milanese ed Arluno. La proprietà e la gestione di oltre 143 ettari è del WWF Italia, su una superficie complessiva del sito di circa 192 ettari.

Ambiente della riserva naturale è quello tipico planiziale, detto del “pianalto asciutto”. Dagli inizi del 1900 più ricco d’acqua per la presenza della rete irrigua del Canale Villoresi che deriva le sue acque dal fiume Ticino. I boschi sono il relitto dei grandi boschi di caccia dei Visconti e degli Sforza. Rilevante la presenza di specchi d’acqua di varia profondità (per un totale di 12 ettari).

La campagna della fascia più esterna è ricca di prati stabili, di siepi, filari, fasce alberate. L'ambiente è in buona parte frutto di un interevento di riqualificazione ambientale operato negli anni da Ulisse Cantoni, originario proprietario della tenuta, che volle farne lascito alla associazione ambientalista, affinché si perpetuasse nel tempo la sua conservazione.

Nella Riserva sono presenti gran parte delle specie arboree dell'antico ambiente padano; in particolare i boschi sono formati da roveri secolari, farnie, olmi, aceri campestri, carpini bianchi, tigli, ciliegi selvatici e castagni. Splendido nelle stagioni della fioritura il sottobosco dove spicca per bellezza e intensità di profumo il mughetto e la pervinca.

Vicino agli specchi d'acqua si sviluppa la vegetazione palustre, soprattutto nel bacino Lago Nuovo, dal quale emerge un isolotto colonizzato dagli ontani, dai salici bianchi e da un fitto canneto. Il Lago Vecchio, invece, ha acque più ossigenate e ospita una fauna ittica più eterogenea (persici, lucci, tinche, cavedani). Sono presenti 123 specie di uccelli di cui 53 nidificanti.

Durante i passi e in inverno gli specchi d’acqua si popolano di cormorani, gallinelle d'acqua, alzavole, moriglioni, germani reali, aironi cenerini, nitticore e tuffetti. Nelle ultime stagioni fredde è comparso un visitatore d’eccezione per l’area padana: il grande Airone bianco. Nel bosco vivono, tra gli altri, il picchio verde e quello rosso, il rigogolo, l’allocco, il gufo comune, lo sparviero, l'astore.

Tra i mammiferi, la donnola, la faina, il tasso, il ghiro, la lepre europea e una buona popolazione di caprioli, il simbolo della riserva, ai quali vengono lasciati a disposizione uno dei quattro tagli di fieno dei campi coltivati con criteri rigorosamente biologici.

 



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