
Nel Borgo sono conservati tutt'oggi, resti architettonici di una villa considerata come un importante testimonianza storico artistica.
Bocca di Magra, nota per essere stata luogo di ritrovo di scrittori e intellettuali, quali Eugenio Montale, Giulio Einaudi, Cesare Pavese ed altri ancora, è stata inserita nei percorsi del Parco culturale della Val di Magra e della Terra di Luni.

Una spettacolare litoranea, che conduce a Lerici, attraversa come primo paese Montemarcello, che dall'alto, a pochi chilometri da Bocca di Magra, domina sia il Golfo di La Spezia che la Val di Magra, e consente di ammirare un panorama veramente bello della costa ligure, per poi presentare una ripida scalinata, che consente di raggiungere la famosa spiaggia di Punta Corvo.
Come si arriva.
Il Porticciolo di Bocca di Magra e' raggiungibile dall'autostrada A12 con le uscite di Carrara (venendo da Sud) e l'uscita di Sarzana (venendo da Nord), e seguendo rispettivamente le indicazioni per Ameglia e/o Lerici-La Spezia, oppure le indicazioni per Ameglia e/o Carrara-Pisa.
Raggiunto il paese di Ameglia seguire le indicazioni.
I visitatori apprezzano moltissimo la possibilità di acquistare direttamente dai pescatori il pesce fresco ma anche la presenza di diversi porticcioli per la nautica da diporto. Sono attivi nel porticciolo diversi charter nautici per visitare le più belle calette di Montemarcello e delle Cinque terre.
Il nucleo meglio conservato è relativo a un impianto termale, posto nell'ala orientale del complesso residenziale. è riconoscibile il locale del Caldarium, con il sistema di riscaldamento ottenuto mediante un forno a legna (Hypocausis) alimentato da un condotto (Praefurnium) per la circolazione dell'aria calda. Entrambi sono posizionati sotto il pavimento della vasca per il bagno (Alveus), che era sostenuta da pilastrini di mattoni (Pilae). Il fumo prodotto dalla combustione veniva ceduto alla vasca inoltre per mezzo di intercapedini l'aria calda circolava in condotti lungo le pareti garantendo il riscaldamento dell'intero locale. Il numeroso materiale rinvenuto (prevalentemente vasellame) è conservato al Museo Civico di La Spezia "U. Formentini".
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