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mercoledì 26 aprile 2017

Viaggio alla scoperta del Parco dell’Aveto probabilmente il più bello della Liguria.

L'Alta Val d'Aveto è probabilmente la valle più bella della Liguria. Le sue cime sono le più alte dell'Appennino Ligure e i suoi pascoli, le abetaie, i corsi d'acqua offrono paesaggi di straordinaria bellezza.

Sull'Aiona, sul Penna, sul Maggiorasca si può salire in ogni stagione: d'estate, quando i boschi offrono frescura e il prato inzuppato delle Cipolla è sempre verdissimo; ma anche d'inverno, quando la neve ricopre i sentieri e con gli sci da fondo o con le ciaspole si tracciano splendidi itinerari intorno ai Laghi delle Agoraie, nella Foresta del Penna, al Passo del Tomarlo e a Rocca d'Aveto.
aveto_

Alcuni itinerari:

MAGNASCO - LAGO DELLE LAME - PARCO NATURALE - PASSO PRE' DE LAME - M. AIONA - PASSO DELLA SPINGARDA - AMBORZASCO

Approccio: Magnasco a 46 km da Chiavari - Inizio: mulattiera sulla S.P. 28 da Rezzoaglio, 150 metri prima della Chiesa - Ore di salita: 3,30 - Segnavia due righe gialle  e rombo giallo vuoto
Aveto-Amborzasco
ROCCA D'AVETO - GROPPO ROSSO - RIF. ASTASS - PRATO DELLA CIPOLLA - MAGGIORASCA

Approccio: Rocca d'Aveto a 57 km da Chiavari e a 2,5 km da S. Stefano d'Aveto - Inizio: parcheggio della seggiovia - Ore di salita: 2,30 - Segnavia triangolo giallo vuoto  fino al Groppo Rosso, rombo giallo pieno dal prato delle Cipolle
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PASSO DEI GHIFFI - ROCCA DEI PORCELLETTI - PASSO DELL'INCISA - M. PENNA
Leggi anche: Viaggio alla scoperta della Valle dell'Aniene un territorio ricco di storia e cultura.
 Approccio: Passo dei Ghiffi a 30 km da Chiavari - Inizio: sentiero sulla S.P. 49 alcune centinaia di metri dopo il passo dei Ghiffi in direzione Prato Sopralacroce - Ore di salita: 3 - Segnavia quadrato giallo pieno
Aveto-Amborzasco
BERTIGARO - LAGO DI GIACOPIANE - PASSO PRE' DE LAME - M. AIONA

Approccio: Bertigaro a 25 km da Chiavari - Inizio: Sentiero su un tornante della S.S. 586 (al km 47,5) presso una villetta - Ore di salita: 4 - Segnavia rombo rosso pieno

AMBORZASCO - CASONI - CASERMA FORESTALE - FORESTA DEL PENNA - PENNINO - M.PENNA - PASSO DELL'INCISA - M. CANTAMORO - PASSO DELLA SPINGARDA - AMBORZASCO

Approccio: Gramizza a 53 km da Chiavari e poi Amborzasco - Ore di salita: 3,30 - Segnavia triangolo giallo pieno  fino al M.Penna, Alta Via  dal passo dell'Incisa al passo della Spingarda e rombo giallo vuoto

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Viaggio alla scoperta della Valle dell'Aniene un territorio ricco di storia e cultura.

Vi proponiamo il primo itinerario alla scoperta della Valle dell’Aniene, un territorio ricco di storia, cultura con ambienti naturali di straordinaria bellezza.

I comuni della Valle stupiscono con i loro paesaggi incantevoli, i ruderi romani, i palazzi nobiliari, i borghi immutati nel corso dei secoli e le innumerevoli attrazioni turistiche. L’itinerario della Valle dell'Aniene parte dalla storica città di Tivoli: percorrendo la via Tiburtina arriviamo a Vicovaro, per poi proseguire fino ad Arsoli, un’antica città costruita alle pendici dei monti Simbruini.

Il percorso prosegue verso Cervara di Roma, il paese scolpito nella roccia, per poi arrivare a Subiaco e Jenne, e concludersi a Vallepietra, nota per il Santuario della S.S. Trinità e meta turistica religiosa di grande fama.
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Il nostro itinerario parte da Tivoli, città di epoca pre-romana, vera e propria perla di arte e cultura. Una volta raggiunta la città, vale la pena parcheggiare la nostra moto e fare un giro per il centro storico, godendo delle bellezze degli edifici storici come la Rocca Pia, simbolo di Tivoli, situato a pochi passi da Piazza Garibaldi; Villa D’Este, gioiello dell’architettura rinascimentale italiana, dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO; la Chiesa di Santa Maria Maggiore (o di San Francesco), che al suo interno conserva la Tomba di Ippolito II d’Este, governatore di Tivoli; la Chiesa di San Pietro alla Carità a Piazza Campitelli, caratterizzata da uno splendido campanile; la Cattedrale di San Lorenzo (o Duomo di Tivoli), situata nell’omonima piazza e luogo di culto più rappresentativo della città.

Proseguendo a piedi, verso la parte più antica del paese, vale la pena visitare i Templi di Vesta e Sibilla, situati sul punto più alto dell’antica acropoli di Tivoli, attraversando, infine, il Ponte Gregoriano, che collega il centro storico alla meravigliosa Villa Gregoriana. Riaccendiamo i motori per partire verso la rotta della nostra seconda tappa, Vicovaro.

Per pianificare i tuoi itinerari nella città di Tivoli collegati al sito www.visittivoli.eu
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Percorrendo la Via Tiburtina, passiamo attraverso paesaggi naturalistici di suggestiva bellezza. Questa tappa ci permette di toccare con mano la storia i culti e le tradizioni, conducendoci da un estremo all’altro del paese. Arrivati al centro storico possiamo ammirare la maestosa Chiesa di  San Pietro Apostolo, risalente al settecento e situata nell’omonima piazza, dove troviamo anche il Tempietto di San Giacomo Maggiore, in stile gotico-rinascimentale. Dirigendoci verso Arsoli, sempre all’interno del comune di Vicovaro, nella frazione di San Cosimato, potete fermarvi per una breve sosta agli Eremi di San Benedetto, appena restaurati.

Per pianificare i tuoi itinerari a Vicovaro collegati al sito www.vicovaroturismo.it
vicovaro

Da Vicovaro proseguiamo in direzione est, sulla SR 5 Tiburtina, che percorriamo per circa una decina di chilometri, fino a giungere ad  Arsoli, paese eretto su un colle che domina tutta la zona circostante. La bellezza del suo paesaggio ed il suo consistente patrimonio storico artistico ne fanno un’apprezzata meta turistica: qui si può approfittare per fare visita al Castello Massimo, costruito nel IX secolo e successivamente ampliato, e che conserva, ancora oggi, pregevoli affreschi di noti artisti come Zuccari e Antonio Macci, eseguiti tra i secoli XVI e XVIII.

Proseguiamo il nostro itinerario percorrendo ancora la Strada Provinciale 39b/SP39b che porta a Cervara e si snoda in un regolare pendio, attraverso la fitta vegetazione del Parco dei Monti Simbruini da una parte e l'incantevole scenario della valle dell’Aniene dall'altra. Arrivati a Cervara fermiamoci per una sosta e apprezziamo questo incantevole paese scolpito nella roccia: in questa tappa andiamo alla scoperta delle bellezze storico, artistiche e naturalistiche del paese, un viaggio all’insegna della serenità e della suggestione popolare, che inizia dalla Scalinata degli artisti, uno dei simboli di Cervara di Roma, rosario di sculture, dipinti, murales e poesie scolpite nella roccia calcarea, dove troviamo anche l’omaggio del maestro Ennio Morricone al paese. 

Passando per Piazza Umberto I continuiamo con una visita al Museo della Montagna, per poi salire verso la Chiesa di S. Maria della Visitazione, la Rocca Medievale, riscendendo infine lungo la Scalinata della Pace. Uscendo dal paese, altre due tappe che meritano una breve sosta sono la Chiesa di S. Maria della Portella e il Fonte Munistrigliu. Risaliamo in sella e prepariamoci a dirigerci verso Campaegli, frazione di Cervara: curve e tornanti certo non mancano in questo breve ma divertente percorso. Appena arrivati ci accoglie un’incantevole vallata, porta d’accesso al Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini. Questo periodo dell’anno è l’ideale per divertirsi con lo sci da fondo, lo skjoring e passeggiate a cavallo.

Per pianificare i tuoi itinerari a Cervara collegati al sito www.cervaradiromaturismo.it
Cervara_di_Roma

Torniamo indietro verso Cervara per proseguire in direzione Subiaco, in sella alla nostra moto sulla Strada Provinciale 39b/SP39b. Giunti nel centro storico di Subiaco, vale la pena fermarsi per ammirare opere architettoniche di grande valore, come la Basilica di Sant’Andrea Apostolo, notevole esempio di architettura neoclassica. Poco distante dalla Cattedrale, presso la Piazzetta Pietra Sprecata, incontriamo la Chiesa di San Pietro, ricostruita ex novo nel 1949/50; dalla piazzetta arriviamo a Piazza Santa Maria della Valle, considerata uno dei luoghi più belli e importanti di Subiaco, poiché conserva ancora oggi il suo aspetto tipicamente medievale.
Leggi anche: Viaggio alla scoperta del Parco dell’Aveto probabilmente ilpiù bello della Liguria.
Un’altra tappa del nostro itinerario nel centro storico di Subiaco è la Rocca dei Borgia, dove al suo interno possiamo visitare il MACS - Museo delle Attività Cartarie e della Stampa, che ci guiderà attraverso la storia della comunicazione scritta e dei suoi supporti. Usciti dal centro storico di Subiaco, proseguendo verso la strada provinciale 44b, possiamo dirigerci verso Monte Livata (1400 metri sul livello del mare), attrazione turistica sia d’estate che d’inverno. In questo periodo possiamo divertirci sulle piste di Monna dell’Osso, fornita di seggiovia quadriposto che permette di sciare sulle 6 piste per lo sci alpino, nonché sugli altri percorsi adatti a qualsiasi tipo di sciatore. Monte Livata, come altri luoghi che si trovano poco distanti da Subiaco, permettono in ogni periodo dell’anno di fare attività sportive all’insegna del divertimento e della natura.

Esplorando ancora la zona di Subiaco possiamo percorrere la via dei monasteri, fuori le mura del paese, dove si può visitare il Monastero di Santa Scolastica: qui troviamo l’omonima Biblioteca, dove, nel 2015, è ricorso il 550° anno del primo libro italiano stampato a Subiaco. Ancora sulla strada dei monasteri troviamo il  Monastero di San Benedetto, luogo ricco di storia e testimone di lunghe vicende religiose legate al Santo Patrono d’Europa.   

Per pianificare i tuoi itinerari a Subiaco collegati al sito www.subiacoturismo.it
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Lasciato alle spalle Subiaco, procediamo in direzione nord-ovest per Jenne, percorrendo la Strada Provinciale 40a/SP40: qui la strada si fa più stretta e si superano una serie di tunnel scavati nella roccia. La carreggiata continua con una serie di tornanti fino a Jenne: il percorso è divertente, mezzi tornanti si alternano a curve cieche che danno sulla vallata. Lo scenario offre anche incantevoli scenari naturalistici e vale la pena fare delle brevi soste per godersi il panorama. Una peculiarità naturalistica che un turista può apprezzare a Jenne è senz’altro la varietà di ambienti dell’Appennino centrale: qui si possono trovare specie arboree tipiche degli ambienti umidi e diverse specie di animali che popolano il territorio, come cervi, caprioli e volpi rosse. Una volta giunti al paese vale la pena visitare la cappella di Santa Maria in Arce, all’interno della quale sono contenuti affreschi del ‘200 ed una terracotta della Madonna del ‘500, e la Chiesa di Sant’Andrea Apostolo, che si trova in pieno centro storico, edificata intorno alle prima metà del 1800. Un itinerario davvero vario quello Jenne, dove si fondono storia e natura in un unico paesaggio.

Il nostro itinerario nella Valle dell'Aniene si conclude con l'ottava e ultima tappa, Vallepietra, un paese che sorge su uno sperone di roccia, arroccato per ragioni difensive intorno ad un castello dalla torre merlata. Il tragitto che ci porta a Vallepietra, percorrendo ancora la Strada Provinciale 45a/SP45a, è uno dei più spettacolari percorsi del Lazio: paesaggi incantati fra monti, riserve naturali e vallate. A pochi chilometri dal centro del paese  possiamo percorrere la Strada dei Santuari, che ci conduce al Santuario della Santissima Trinità, meta di pellegrinaggi per tantissimi fedeli, scavato in parte nella roccia su un ripiano del Monte Autore. Il Santuario sorge in una  posizione davvero spettacolare e affascinate, trovandosi su un ripiano sotto una parete di roccia, alta 300 metri, del Colle della Tagliata (1.654 m.), nel cuore del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini.

La prima parte del nostro itinerario alla scoperta della Valle dell’Aniene si conclude qui: seguiteci ancora nei prossimi numeri, per altre entusiasmanti tappe di questa meravigliosa Valle.
Valle-dellAniene
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