Il Parco Adamello, situato nel cuore delle Alpi Retiche, si estende per 510 Kmq sul versante sinistro orografico della Valle Camonica, nella porzione nord-orientale della Provincia di Brescia.
Sui numerosi sentieri attrezzati che attraversano il Parco (tra cui il ben noto Sentiero n° 1) il paesaggio altoalpino si mostra in tutta la sua spettacolarità.
Numerosi e altrettanto suggestivi sono pure gli itinerari per escursioni meno impegnative a piedi, cavallo o mountain-bike, all'interno delle più belle vallate dell'area protetta. L'ambiente naturale del Parco Adamello si distingue per l'eccezionale ricchezza floristica e vegetazionale, con una sensibile presenza di specie rare ed endemiche oltre che per la fauna, tipicamente alpina (caprioli, cervi, camosci, stambecchi, ecc).
A differenza degli altri complessi montuosi di origine sedimentaria appartenenti alle Alpi Meridionali, le rocce costitutive del Gruppo dell'Adamello hanno origine magmatica, intrusiva. Il processo di raffreddamento dei "plutoni" provenienti dal centro della Terra e penetrati nelle fratture di rocce preesistenti ha preso inizio circa 42 milioni di anni fa, a partire dalla zona del Monte Re di Castello ed è terminata, estendendosi verso nord (Monte Presanella), circa 29 milioni di anni fa.
I tipi principali di rocce magmatiche presenti nel massiccio adamellino sono i seguenti:
- quarzodioriti (Monte Adamello, Monte Avio)
- tonaliti a grana grossa (Corno Baitone, Val Miller, Val Salarno, Valle Adamé)
- granodioriti (Monte Re di Castello, Cima Laione, Cima Terre Fredde, Alta Valle di Stabio).
Queste ultime formano il nucleo del Gruppo (M. Adamello, M. Fumo, Valli d'Avio e Paghéra).
Tonaliti a grana grossa costituiscono il Corno Baitone, le Valli Miller, di Salarno e Adamé; mentre di quelle a grana minuta sono il Re di Castello, M. Listino, la Val di Stabio ecc.
Tra i minerali fondamentali delle rocce dell'Adamello si trovano il quarzo, il feldspato, l'orneblenda, il plagioclasio. Il magma incandescente, sgorgato dal profondo, ha metamorfosato "per contatto" le preesistenti rocce di origine sedimentaria, derivanti da antiche barriere coralline, di cui oggi rimangono significativi resti solamente nella porzione meridionale del Parco, in particolare in Val fredda e Val di Cadino. Calcari e dolomie sono stati trasformati in marmi saccaroidi e calcefiri (Corna Bianca), mentre nella parte più settentrionale del Parco le arenarie sono state metamorfosate in granati (Corno delle Granate). La natura cristallina ed impermeabile delle rocce del Gruppo dell'Adamello, agendo in modo sinergico con la presenza del ghiacciaio, determina una significativa abbondanza di sorgenti e corsi d'acqua, che un tempo davano origine a torrenti di grande portata e cascate suggestive e spettacolari.
I calcari puri si sono trasformati in marmi, i materiali argillosi in rocce microcristalline con frattura scheggiosa (usate tradizionalmente come piòde per coprire gli edifici rurali in Valle Camonica) o in formazioni cristalline che contengono minerali accessori come miche e granati.
Le forme attuali delle montagne sono in gran parte modellate dalla plurimillenaria azione dei ghiacciai e dai successivi fenomeni di erosione prodotti dagli agenti atmosferici.
Nella prima metà del Novecento ha preso avvio un'azione di sbarramento e captazione di numerosi corpi idrici del Parco, in particolare nelle conche del Lago d'Arno e del Lago Baitone, in Val Salarno e Val d'Avio, opere facenti capo a due imponenti impianti idroelettrici, quelli di S. Fiorano e di Edolo.
1. - SULLE CRESTE DEL TONALE
Tra i due grandi parchi dell'Adamello e dello Stelvio
Tempo di percorrenza
Percorso ad anello: ore 4.50. Utilizzando la seggiovia in salita e in discesa si risparmiano circa 50 minuti di cammino.
Dislivello totale in salita
910 m (Quota minima: 1863 m, nei pressi del Parco del Tonale - Quota massima: 2694 m, Monte Tonale Occidentale).
Segnaletica
Segnavia CAI n. 63, sentiero non segnato e tracce.
Interessi prevalenti
Paesaggistico, storico, floristico, vegetazionale, geologico, faunistico.
Difficoltà
Escursione senza particolari difficoltà. Richiede tuttavia un discreto allenamento e un po' di attenzione in alcuni tratti esposti in cresta.
Periodo consigliato
Da luglio a settembre.
Come arrivare alla partenza
Il Passo del Tonale si raggiunge in auto, o con mezzi pubblici, risalendo la strada statale n. 42, sia dalla Valcamonica (versante lombardo) sia dalla Val di Sole e Val Vermiglio (versante trentino). L'itinerario inizia circa 500 m a ovest del valico, al bivio fra la statale e la strada che porta alla funivia per il Passo Paradiso. Chi volesse salire con la Seggiovia Nigritella fin nei pressi della Vallazza deve raggiungere l'impianto al primo tornante stradale sotto il passo, nel versante lombardo.
2. - LE TORBIERE DEL PASSO DEL TONALE.
Un giardino botanico naturale
Tempo di percorrenza
Percorso ad anello: ore: 1.30
Dislivello totale in salita
20 m (Quota minima: 1863 m, bivio con la strada che porta alla funivia per Passo Paradiso-Quota massima: 1883m, Passo del Tonale).
Segnaletica
Assente
Interessi prevalenti
Ambientale, vegetazionale,floristico, geomorfologico, storico.
Difficoltà
Escursione facile. Poiché il percorso si svolge in buona parte su suoli torbosi intrisi d'acqua, sono consigliabili calzature impermeabili o stivali.
Periodo consigliato
Da giugno a settembre.
Come arrivare alla partenza
Il Passo del Tonale si raggiunge in auto, o con mezzi pubblici, risalendo la strada statale n.42, sia dalla Valcamonica (versante lombardo) sia dalla Val di Sole e Val Vermiglio (versante trentino). L'itinerario inizia nei pressi del monumento-ossario ai caduti della prima guerra mondiale.
3.- DAL TONALE A PONTE DI LEGNO
Sulle tracce dell'antica strada
Tempo di percorrenza
Solo andata: ore 2.15.
Dislivello totale in salita
650m. (Quota massima:1863 m, nei pressi del Passo del Tonale-Quota minima: 1257 m, Ponte di Legno).
Segnaletica
Sentieri e mulattiere non segnati, segnavia CAI n.51 e segni rossi a vernice.
Interessi prevalenti
Paesaggistico, antropico, vegetazionale, floristico.
Difficoltà
Escursione facile. occorre un po' di attenzione per evitare di deviare dal percorso consigliato.
Periodo consigliato
Da giugno a ottobre.
Come arrivare alla partenza
Il Passo del Tonale si raggiunge in auto, o con mezzi pubblici, risalendo la strada statale n.42, sia dalla Valcamonica (versante lombardo) sia dalla Val di Sole e dalla Val Vermiglio (versante trentino). L'itinerario inizia circa 500 m. a ovest del valico, al bivio tra la statale e la strada che porta alla funivia per il Passo Paradiso.
4. - IL "SENTIERO DEI FIORI"
Un ardito sentiero di guerra tra rocce e fiori da percorrere solo se esperti alpinisti o accompagnati da guide alpine
Tempo di percorrenza
Percorso ad anello: ore 4. Percorrendo a piedi il tratto tra il Passo Paradiso e la Capanna Presena vanno aggiunti altri 30 minuti. La presenza di neve o ghiaccio sul Sentiero dei Fiori può aumentare notevolmente i tempi di percorrenza.
Dislivello totale in salita
450 m (Quota minima:2740 m, Capanna Presena - Quota massima: 3166 m, Corno di Lago Scuro).
Segnaletica
Percorso non segnalato e segnavia CAI n. 44.
Interessi prevalenti
Paesaggistico, storico, floristico, geomorfologico.
Difficoltà
Via ferrata di notevole esposizione che richiede pratica e attrezzatura alpinistica (picozza, ramponi, corda ecc.). All'inizio dell'estate la presenza di ghiaccio e neve può rendere il percorso difficoltoso.
Periodo consigliato
Da luglio a settembre.
Come arrivare alla partenza
In auto o con mezzi pubblici si raggiunge il Passo del Tonale risalendo la strada statale n. 42 dalla Valcamonica o dalla Val di Sole. Circa 500 m prima del valico, sul lato bresciano, si imbocca la strada che porta al piazzale antistante la stazione della funivia. Qui si parcheggia e si sale al Passo Paradiso (2573 m) dove si prosegue in seggiovia fino alla Capanna Presena (2740 m) nei pressi della fronte del Ghiacciaio di Presena.
5. - LA VAL SERIA E LA VAL DI CASOLA
La varietà della natura nel nord dell'Adamello
Tempo di percorrenza
Percorso ad anello: ore 4.30. Salendo in seggiovia fino al Rifugio Petitpierre il tempo di percorrenza diminuisce di circa un'ora.
Dislivello totale in salita
900 m (Quota minima: 1507 m, Valbione - Quota massima: 2397 m, Bocchetta di Casola). Utilizzando la seggiovia per salire da Valbione all'ex Forte del Corno d'Aola il dislivello si riduce a 490 m.
Segnaletica
Segnavia CAI n. 47, 40, 41.
Interessi prevalenti
Paesaggistico, geologico, floristico, vegetazionale, storico.
Difficoltà
Escursione facile.
Periodo consigliato
Da giugno a ottobre.
Come arrivare alla partenza
A Ponte di Legno, in alta Valcamonica, si raggiunge la stazione inferiore della seggiovia, al margine meridionale del paese. Con l'impianto a fune si sale quindi al margine meridionale del paese. Con l'impianto a fune si sale quindi al pianoro di Valbione (all'imbocco della Val Seria) dove inizia l'escursione a piedi. Questa località è raggiungibile anche in auto da Ponte di Legno proseguendo lungo la strada sterrata dopo la stazione della seggiovia. Va tuttavia ricordato che durante l'estate il transito veicolare sulla strada per Valbione è consentito solo a orari fissi. Qualora si desiderasse percorrere a piedi anche questo tratto è necessario prevedere tre quarti d'ora circa per la salita e mezz'ora per la discesa.
6.- NELLA VALLE DELL'AVIO.
Verso l'alta montagna al cospetto dell'Adamello
Tempo di percorrenza
Percorso in parte ad anello: ore 6.50 (compreso il ritorno).
Dislivello totale in salita
1070 m. (Quota minima: 1584 m, Malga Caldea-Quota massima : 2650 m, Bocchetta del Pantano).
Segnaletica
Segnavia CAI n. 11, 1, 12.
Interessi prevalenti
Geomorfologico, glaciologico, vegetazionale, tecnologico, storico.
Difficoltà
Escursione priva di particolari difficoltà che richiede, però, un buon allenamento per la sua lunghezza e per il notevole dislivello.
Periodo consigliato
da luglio a settembre.
Come arrivare alla partenza
A Temù, in alta Valcamonica, si seguono le indicazioni per il Rifugio Garibaldi (segnavia n.11) imboccando la strada che scende verso il fondovalle. Dopo aver attraversato il ponte sull'Oglio la si segue verso destra per alcune centinaia di metri fin nei pressi del Ponte della Valle (1120 m.) dove, prima di attraversare il torrente Avio, si devia a sinistra imboccando la strada che sale parallela al corso d'acqua. Raggiunto un bivio si lascia a destra il ramo che porta alla teleferica di servizio Enel e si prosegue a sinistra lungo la carrareccia in salita. Dopo circa 5 km da Temù si oltrepassa Malga Caldea (1584 m) e poco più avanti si parcheggia. Da qui si prosegue a piedi lungo la strada (chiusa con una sbarra) riservata ai mezzi di servizio ai sovrastanti impianti idroelettrici
7.- SULL'ADAMELLO.
Un grandioso ambiente polare nel sud dell'Europa
Tempo di percorrenza
Salita: ore 5.00. Discesa: ore 3.30.
Dislivello totale in salita
1100 m (Quota minima: 2548 m, Rifugio Garibaldi-Quota massima: 3539 m, Monte Adamello).
Segnaletica
Segnavia CAI n. 11 fino al Passo Brizio. Sul ghiacciaio è solitamente presente una pista dovuta al calpestio.
Interessi prevalenti
Paesaggistico, glaciologico, geomorfologico, storico.
Difficoltà
Itinerario impegnativo. Si svolge in buona parte su ghiacciaio e, per un breve tratto, su via ferrata in roccia, notevolmente esposta. Richiede attrezzatura adeguata e pratica alpinistica.
Periodo consigliato
Da luglio a settembre.
Come arrivare alla partenza
L'itinerario ha come base di partenza il Rifugio Garibaldi (2548 m.), raggiungibile a piedi da Malga Caldea con l'itinerario n.6.
8.- SULLA PUNTA DEL VENEROCOLO.
Uno straordinario balcone sui ghiacciai
Tempo di percorrenza
Salita: ore 2.40. Discesa: ore 1.50.
Dislivello totale in salita
775 m (Quota minima: 2548 m, Rifugio Garibaldi-Quota massima: 3323 m, Punta del Venerocolo).
Segnaletica
Segnavia CAI n.42 fino al Passo del Venerocolo. Il tratto successivo, fino alla Punta del Venerocolo, è privo di segnavia.
Interessi prevalenti
Paesaggistico, geomorfologico, glaciologico.
Difficoltà
Escursione d'alta montagna priva di particolari difficoltà. In alcuni tratti la salita è un po' disagevole per la presenza di morena formata da grandi massi. Richiede equipaggiamento adeguato. scarponi, maglione, giacca a vento ecc.
Periodo consigliato
Da luglio a settembre.
Come arrivare alla partenza
L'itinerario ha come base di partenza il Rifugio Garibaldi (2548 m), raggiungibile a piedi da Malga Caldea con l'itinerario n.6.
9.- NELLE VALLI DI VALLARO E PAGHERA
Tra i boschi dell'alta Valcamonica e lungo il fiume
Tempo di percorrenza
percorso ad anello: ore 4.
Dislivello totale in salita
800 m (Quota minima: 1020 m, Fiume Oglio nei pressi di Vezza d'Oglio-Quota massima: 1733 m, Roccolo Pornina).
Segnaletica
Segnavia CAI n.72a, 72; sentieri e mulattiere non segnati.
Interessi prevalenti
Vegetazionale, antropico, faunistico, paesaggistico.
Difficoltà
Escursione facile.
Periodo consigliato
Da giugno a ottobre.
Come arrivare alla partenza
In alta Val Camonica si percorre la statale n.42 fino al km 130 (tra Vezza d'Oglio e Stadolina), dove si imbocca la strada che scende verso il fondovalle. Dopo poco più di un chilometro si attraversa il ponte sull'Oglio, poco sotto Stadolina e, subito dopo, si parcheggia in località Valar, dove inizia l'itinerario a piedi. Stadolina è raggiungibile anche con autobus di linea. Dalla fermata si scende a Valar in pochi minuti.
10.- LA CONCA D'AVIOLO E LA VAL GALLINERA.
Verso la valle degli alberi giganti
Tempo di percorrenza
Solo andata: ore 5.30. Scendendo a piedi fino a Edolo il tempo di percorrenza si allunga di oltre un'ora.
Dislivello totale in salita
1030 m (Quota minima: 1494 m, piazzale teleferica in Val Paghera - Quota massima: 2320 m, Passo Gallinera).
Segnaletica
Segnavia CAI n. 21.
Interessi prevalenti
Paesaggistico, floristico, vegetazionale, geologico, faunistico.
Difficoltà
Escursione senza particolari difficoltà che richiede, però, un buon allenamento per la sua notevole lunghezza e per il dislivello.
Periodo consigliato
Da giugno a ottobre.
Come arrivare alla partenza
Nei pressi del centro abitato di Vezza d'Oglio, in alta Valcamonica, si abbandona la strada statale e si imbocca Via Stella, per raggiungere in breve il fondovalle. Dopo aver attraversato l'Oglio su un ponte si risale sull'opposto versante e quindi si inoltra in Val Paghera. Percorsi circa 5 Km di strada asfaltata si oltrepassa il Rifugio Alla Cascata per giungere, poco più avanti, nei pressi della stazione inferiore di una funivia da tempo in disuso, dove si parcheggia l'auto. Qui la strada termina e inizia il sentiero n. 21.
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