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sabato 11 aprile 2009

Riviera dei Fiori, Ospedaletti è un' oasi di pace di non comune bellezza.

Adagiata in un ridente anfiteatro naturale, tra Capo Nero e Capo Sant'Ampelio, a soli cinque chilometri da Sanremo, non conosce venti di tramontana e, per la sua serenità, è un' oasi di pace di non comune bellezza.

La più lussureggiante vegeta­zione sub-tropicale, coniugata con una urbanizzazione moderata e signorile, fanno di Ospedaletti l'incontrastataperla della Riviera dei Fiori, privilegiata da un clima oltremodo mite ed uniforme, di rara eccezionaiità.

Il suo antico nucleo abitativo, (poche casupole di pescatori, una chiesetta, dedicata a San Giovanni Battista, con annesso rustico ospizio atto a fornire alloggio e protezione a viandanti e pellegrini, di qui l'antico nome del borgo) fondato dai leggendari Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme (poi Cavalieri di Rodi e successivamente Cavalieri di Malta), si raggnippa tutto sulla riva del mare, mentre la città nuova,con le sue ville, i suoi alberghi per ogni tipo di domanda turistica, gli alloggi per vacanza, gli accoglienti bar e ristoranti, si colloca in un ambiente naturale, ricco di palmizi, eucaliptus, mimose e giardini fioriti.

Fiori e palmizi
Frequentata nel passato da una clientela elitaria, appartenente all'aristocrazia mitteleuropea e al gotha della cultura mondiale (nella Villa Sul­tana fu ospitato il primo Casino d'Italia, già funzionante nel lontano 1886 e poi chiuso nel 1924) costituisce oggi il rifu­gio prediletto della clientela raffinata e di livello, che ricerca la tranquillità, ecologicamente sana, che unisce il relax alle alternative di mondanità e di anima­zione partecipativa, ritrovabili nei nu­merosi locali di intrattenimento o vivibili nei diversificati impianti sportivi (campi da tennis, piscine, palestre attrezzate, bocciodromi), di cui la città è dotata. I servizi di collegamento pullman e filo viari con Bordighera, Ventimiglia e la Costa Azzurra, con Sanremo e la restante parte della Riviera dei Fiori sono fre­quenti e confortevoli.
Leggi anche: Alla scoperta del Golfo Paradiso, Riviera di Genova: Avegno, Recco e Camogli.
Gli esercizi alber­ghieri di ogni categoria, dall'albergo con piscina alla pensione familiare, assicu­rano tutti un ottimo trattamento. Le calde spiagge sono servite da stabilimenti bal­neari perfettamente attrezzati; le spiagge libere dotate di assistenza ai bagnanti e di servizi essenziali.

Visita alla citta.
Panorama sul Golfo
Giardini..

Giardini Pian d'Aschè • Giardini Giuseppe Mazzini Baia Verde • Belvedere Primavera

Chiese - Monumenti - Edifici.
Chiesa di Sant'Erasmo (Chiesetta dei Marinai)
Costruita, intorno al 1300, dall'Ordine dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme (poi Cavalieri di Rodi ed infine Cavalieri di Malta) per offrire ristoro e acco­glienza ai pellegrini,che si recavano in Terra Santa, fu dedicata a San Giovanni Battista. L'11 febbraio 1814, ospitò Papa Pio VE. Nel 1855 la chiesetta venne dedicata a Sant'Erasmo, patrono dei marinai (ricorrenza che si festeggia la prima domenica di giugno). Trasformata in deposito di materiale da costruzione all'inizio del 1900, venne successivamente restaurata, riconsacrata e riaperta al culto. Oggi conserva, quasi un museo in miniatura, ex voto e cimeli marinari (modellini di navi, ancore, ex voto).

Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista. La sua costruzione iniziò, con la benedizione della prima pietra, il 18 maggio 1817 e si concluse nel 1824. All'edificazione partecipò tutta la Comunità di Ospeda-letti con mano d'opera e materiali forniti gratuitamente. Di architettura tipicamente mediterranea, è orientata verso ponente. All'interno, nell'abside, pregevole copia della più nota tela di Raffaello, la Madonna di Foligno, riproduzione eseguita da Tomaso Rossi.

Santuario della Madonna delle Porrine. Nel ponente di Ospedaletti, sulla collina, in località Ponine, spicca, con le sue torrette, una chiesetta campestre, dedicata alla Madonna. Eretta verso la metà del 1500 per volontà del Cavaliere di Rodi Tomaso Rossi, nel 1817 venne amplif .a su pianta a croce greca. In epoca successiva, sul porticato esistente, furono realizzati alloggiamenti per accogliere i pellegrini e sulla sua facciata vennero inserite decorazioni barocche. Sotto il porticato della chiesa (elevata a Santuario 1' 8 dicembre 1858) è visibile un affresco del Carrega. Nel suo interno, una pregevole statua in marmo della Madonna. Dal sagrato, ampia e suggestiva vista panoramica su Ospe­daletti.

Torri Saracene.
Appartengono al sistema difensivo dei borghi della costa e di crinale, sapientemente realizzato dalla gente ligure per proteggere le proprie case dalle incursioni dei pirati barbareschi. In strada Punta San Pietro, sulle alture di Ospedaletti, una prima torre quadrangolare di
avvistamento e segnalazione venne costruita nel lontano 1558, in posizione dominante, per scrutare l'intero golfo dai quattro punti cardinali.
L'altra torre di difesa, an-cor'oggi visibile nell'attuale via Roma (all'incrocio di via di Pettinengo con via Pio VII), fu terminata nel 1597 e si presenta, così come descritto nei documenti dell'epoca, in "forma quadrata, la larghezza di palmi trentadue per ogni quadro e l'altezza di palmi quaranta-cinque, avente al piano del cordone una croia ben acconcia, forte e sufficiente a reggere l'artiglieria, e due guardiole".

Villa Sultana.
Edificio monumentale a tre cupole, contornato da un ampio giardino situato su corso Regina Margherita, fu costruito dall'impresa Marsiglia di Torino, su progetto dell'architetto Biasini di Nizza e decorato dal pittore Rodolfo Morgari. Fino al 1924 ospitò il primo Casino d1 Italia, punto di riferimento e di incontro per la brillante società dell'epoca, proveniente da tutta Europa.

Autodromo.
Nel 1947 furono adattati a circuito (lunghezza 2.621 metri) il corso Regina Margherita, la via Cavour, una parte dell'attuale corso Marconi e via de'Medici. Il tracciato venne presto ampliato e prolungato fino a 3.380 metri, inglobando in esso l'intero corso Marconi, all'epoca appena costruito ed eliminando Via de' Medici. L'autodromo ospedalettese, omologato per il suo Gran Premio Internazionale di Formula 1, ospitò negli anni i più famosi e audaci piloti di questa disciplina e fra essi Farina, Villoresi, Ascari, Fangio, Dorino Serafino, Azzi, Rovelli. L' autodromo venne anche utilizzato, sino al 1972, come motodromo. Memorabili le parteci­pazioni dei grandi campioni italiani di motociclismo Ballestrieri e Agostini.

Passeggiate Coldirodi (percorso km. 4 circa)
• Percorso numero 1:
Piazza Europa (lato ponente). Imboccata e percorsa l'intera strada Vallegrande, immettersi sulla Salita Pa­noramica per Coldirodi.

• Percorso numero 2:
Piazza Europa (lato levante). Percorso il Sentiero Pri­mavera, imboccare la Scalinata Madonna Pellegrina, che conduce all'omonima chiesetta situata in località Coldirodi di Sanremo. Tragitto arduo con scalinate.

Santuario della Madonna delle Porrine (percorso km. 2 circa).
• Percorso numero 1:
Piazza Europa (lato ponente). Risalito il primo tratto di
Strada Vallegrande, percorrere Corso Marconi, Strada
Termini e l'intera Strada Porrine fino all'omonimo
Santuario.

• Percorso numero 2:
Piazza Europa (lato ponente). Percorse Via de'Medici e Strada Mimose (a scalinate), proseguire per Strada Porrine fino all'omonimo Santuario.

• Percorso numero 3:
Corso Regina Margherita (lato ponente). Risalita la Scalinata Margherite, immettersi in Corso Marconi fino alla Strada Punta Porrine (lunghi tratti a scalinata) e proseguire fino all'omonimo Santuario. Tragitto arduo.

Circuito dell'Autodromo (percorso km. 3 circa)
Piazza Europa (lato levante). Percorrendo Corso Regina Margherita, raggiungere Via Cavour e, risalito l'intero Corso Marconi, ridiscendere, a ponente della Città, su Corso Regina Margherita. Passeggiata suggestiva, con improvvisi ed insoliti scenari, che si snoda lungo le pendici di Ospedaletti.

Baia Verde (percorso km. 2 circa)
Via XX Settembre (lato levante). Utilizzando il sotto­passo, raggiungere il mare fino all'attracco delle barche, indi proseguire, fra giardini e piccoli atolli artificiali, lungo la battigia, fino alla Sorgente di acqua solforosa di Bordighera.

Torri Saracene
• Percorso numero 1:
Piazza Europa. Percorsa una parte di Via Jonquière e l'intera Via di Pettinengo, si raggiunge lo slargo che dalla centrale Via Roma immette in Via Pio VII. Nello slargo, si innalza la Torre Saracena, costruita nel 1597 (percorso m. 500 circa).

• Percorso numero 2:
Piazza Europa (lato ponente). Risalito il primo tratto di
Strada Vallegrande, percorrere, a ponente, m. 100 circa
di Corso Marconi.
All'incrocio, imboccare:
• o Strada Noci per proseguire, verso levante,attraverso Strada Punta San Pietro,
• o Strada Termini e Strada Porrine per proseguire, sempre a levante, attraverso Strada Punta San Pietro, a metà della quale si può ammirare la Torre Saracena di avvistamento e segnalazione, costruita nel 1558 (percorso km. 3 circa).

Passeggiata di Ponente (percorso km. 3 circa).
Corso Regina Margherita (lato ponente). Raggiungere, attraverso Scalinata Gladioli e Strada Punta Porrine, Strada Termini, indi ridiscendere, attraverso Strada Costa dei Pini, oppure attraverso Strada Valdirodi, la Via Aurelia Ponente.

Passeggiata di Levante.
• Percorso numero 1:
Piazza Europa (lato levante). Risalire il Sentiero Prima­vera per raggiungere Viale dei Pepi, indi proseguire per Via delle Palme, attraverso la Scalinata del Carrubo, riscendere su Corso Regina Margherita (percorso km. 2 circa).

• Percorso numero 2:
Corso Regina Margherita (lato levante). Attraverso la Scalinata del Carrubo, raggiungere Corso Garibaldi, indi proseguire verso levante per ricongiungersi con la Rotabile Capo Nero. Da qui, risalendo la collina, si raggiunge il borgo antico di Coldirodi (percorso km. 4 circa), mentre, ridiscendendo i panoramici tornanti, si ritorna sulla Via Aurelia Levante e al mare (percorso fcm. 2,5 circa).

Passeggiate Ecologiche.
Itinerari da percorrersi a piedi, nel verde delle colline, comprese fra l'Alta Via dei Monti Liguri e il mare. Queste antiche mulattiere, un tempo le sole vie di collegamento esistenti, si snodano lungo campi coltivati e boschi ombrosi. Gli intensi profumi, i variegati colori ed i suoni, che animano le piccole e strette valli, immettono in una atmosfera di altri tempi, riconducibili all'antica civiltà contadina. Per le passeggiate ecologiche, il punto di partenza segnalato è Piazza Europa (lato ponente). Da qui, utilizzando la segnaletica stradale (gialla) a terra e i cartelli Segnavia, percorsa parte di Strada Vallegrande, di Strada Noci e di Strada Punta San Pietro, proseguire attraverso i diversi Sentieri.

- Passeggiata numero 1:
Oltrepassato il Santuario della Madonna delle Porrine, inizia il "Sentiero dei Pali", che conduce al Monte Nero e alla località Sasso di Bordighera (percorso ore 4 circa).

- Passeggiata numero 2:
Completato il percorso di Strada Martina Noce e rag­giunto il Sentiero dei Francesi (strada napoleonica) di mezza costa, si offrono tre alternative:
- direzione ponente:
raggiunto il Passo della Catanea e superato il Monte Nero, si perviene a Sasso di Bordighera (percorso ore 4 circa),
- direzione centrale:
superato il Passo del Bandito, si raggiunge il Principato
di Seborga (percorso oltre 5 ore),
- direzione levante:
attraverso la strada militare, si perviene alla Curva del Marzocco. Da qui, sentieri per Coldirodi e per San Remolo (percorso oltre 6 ore circa).

Come si raggiunge:

con il treno: linea Genova - Ventimiglia

con l'automobile:

autostrada Milano - Genova - Savona - Ventimiglia - uscita San Remo Ovest.
autostrada Torino - Savona - Ventimiglia - uscita San Remo Ovest

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