1.- Procida bellezza arcaica sempre meravigliosamente uguale.
Il destino comune delle isole, Piccole. Qualunque lingua si parli, dovunque si abiti e da qualsiasi luogo si parta, una sola strada sarà quella per arrivare qui. L’ avere una unica rotta, una ed una sola prospettiva, una sorta di linea retta, come quella che tutti i giorni da Napoli o Pozzuoli disegnano i traghetti per Procida. E così questi diventano luoghi diventano ricordi che si rivivono
2.- Cisternino è un miracolo che si andrà a scoprire con pazienza.
Come una freccia che si insinua al largo dei mari, la più semplice geometria per disegnare piu’ lunghe le coste:ecco la Puglia. Ma quello che accade nella terra di mezzo e’ un miracolo che si andrà a scoprire con pazienza, con dispendio di tempo, talvolta con fatica. Tra Bari e Brindisi ad esempio con quei cartelli sulla statale che sembreranno bizzarri inviti a derogare dagli scogli e dalla
3.- Valle Isarco: la valle dei percorsi.
Che sia sul versante di Novacella, con le vigne pettinate a festa, che sia sul versante di Barbiano, dove caparbi agricoltori artigiani recuperano antiche sementi per le moderne cucine della valle negli orti a quasi mille metri d’altitudine, la Valle Isarco è un colossale diorama verde in continua mutazione. Le stagioni passano come velature di colore mutando le sfumature, ma il dinamismo della
4.- Valle Isarco, un itinerario di Gusto
La Valle ti accoglie con un abbraccio appena lasci Bolzano alle spalle, con toni di verde e d’azzurro: le pareti si innalzano e confinano l’orizzonte come in uno sterminato giardino con giochi d’acqua di giganti. L’Isarco scende deciso attraversando paesi e città, e specchiando i dirupi nelle acque rapide a scendere, rumoreggiando. Scrigno di tesori creati per mano dell’uomo o della natura:
5.- Podere "La Querciola" area protetta con campi coltivati a colture erbacee ed uno stagno didattico.
L'area protetta si trova a Sesto Fiorentino e si estende per circa 56 ettari. Al suo interno comprende uno stagno artificiale di circa 10 ettari, il Lago di Padule, creato a fini venatori ma non più utilizzato a questo scopo. Sono inoltre presenti campi coltivati a colture erbacee ed uno stagno didattico. L'area ospita nel corso dell'anno 176 specie diverse di volatili fra stanziali e di
6.- Marsala, su un promontorio esposto al mare e al vento, sorge la città che i Fenici chiamavano Lilybeo.
Là ad occidente, dove finisce la Sicilia, su un promontorio esposto al mare e al vento, sorge la città che i Fenici chiamavano Lilybeo e che gli Arabi vollero rinominare Marsa Ali. Attorno ad un centro, piccolo ma intriso di arte e di storia, si apre un vasto territorio che comprende un’infinità di frazioni sparse, le cosiddette “contrade”. Nelle terre qui intorno, lontano dalla frenesia
7.- Pantelleria, perla nera del Mediterraneo, è la più grande tra le isole che circondano la Sicilia
Pantelleria, perla nera del Mediterraneo, la più grande tra le isole che circondano la Sicilia, si trova al centro dell'omonimo canale, a circa metà strada tra questa e il continente africano. Si estende per 83 kmq e raggiunge la sua altezza massima nella sua parte centrale, dove la Montagna Grande si innalza per 836 metri sopra il livello del mare. La morfologia del suo territorio è piuttosto
8.- Tra chiese e palazzi le cose da vedere a Trapani non mancano.
Le chiese in città sono moltissime. All'estremità est del centro città, in via Pepoli, sorge il grande complesso dell'Annunziata che è il principale monumento cittadino. Alle spalle dell'altare principale si trova la Cappella della Madonna a cui si accede attraverso un bell'arco rinascimentale, chiuso da una grata in bronzo del 1591. Nei pressi si trova anche l’ex convento che oggi ospita il
9.- La città di Sorrento tutta da scoprire grazie alle iniziative culturali con musei e chiese aperte.
Fondata dai Greci, secondo le fonti storiche più attendibili, Sorrento, grazie alla sua posizione strategica sul mare, è stata conquistata più volte nella sua storia, subendo la dominazione di vari popoli dagli Etruschi ai Romani, fino ai Saraceni, in un continuo susseguirsi di vari corsi e ricorsi storici. Tra le cose da vedere a Sorrento vi segnaliamo il duomo, con una splendida facciata neo
10.- Spendete una giornata tra Vietri e Cetara, anche questa è cultura.
Ed infine da qualche giorno anche a queste latitudini si è provveduto al cambio di stagione. E allora con giacconi e cappelli sarà tempo per scoprire prospettive sorprendenti della geografia costiera, magari quella amalfitana, spendendo una giornata tra Vietri e Cetara. Due comuni, due anime, due aspirazioni, un solo confine: il mare. L’inverno con i suoi umori, infatti, regala dettagli, satura
Il destino comune delle isole, Piccole. Qualunque lingua si parli, dovunque si abiti e da qualsiasi luogo si parta, una sola strada sarà quella per arrivare qui. L’ avere una unica rotta, una ed una sola prospettiva, una sorta di linea retta, come quella che tutti i giorni da Napoli o Pozzuoli disegnano i traghetti per Procida. E così questi diventano luoghi diventano ricordi che si rivivono
2.- Cisternino è un miracolo che si andrà a scoprire con pazienza.
Come una freccia che si insinua al largo dei mari, la più semplice geometria per disegnare piu’ lunghe le coste:ecco la Puglia. Ma quello che accade nella terra di mezzo e’ un miracolo che si andrà a scoprire con pazienza, con dispendio di tempo, talvolta con fatica. Tra Bari e Brindisi ad esempio con quei cartelli sulla statale che sembreranno bizzarri inviti a derogare dagli scogli e dalla
3.- Valle Isarco: la valle dei percorsi.
Che sia sul versante di Novacella, con le vigne pettinate a festa, che sia sul versante di Barbiano, dove caparbi agricoltori artigiani recuperano antiche sementi per le moderne cucine della valle negli orti a quasi mille metri d’altitudine, la Valle Isarco è un colossale diorama verde in continua mutazione. Le stagioni passano come velature di colore mutando le sfumature, ma il dinamismo della
4.- Valle Isarco, un itinerario di Gusto
La Valle ti accoglie con un abbraccio appena lasci Bolzano alle spalle, con toni di verde e d’azzurro: le pareti si innalzano e confinano l’orizzonte come in uno sterminato giardino con giochi d’acqua di giganti. L’Isarco scende deciso attraversando paesi e città, e specchiando i dirupi nelle acque rapide a scendere, rumoreggiando. Scrigno di tesori creati per mano dell’uomo o della natura:
5.- Podere "La Querciola" area protetta con campi coltivati a colture erbacee ed uno stagno didattico.
L'area protetta si trova a Sesto Fiorentino e si estende per circa 56 ettari. Al suo interno comprende uno stagno artificiale di circa 10 ettari, il Lago di Padule, creato a fini venatori ma non più utilizzato a questo scopo. Sono inoltre presenti campi coltivati a colture erbacee ed uno stagno didattico. L'area ospita nel corso dell'anno 176 specie diverse di volatili fra stanziali e di
6.- Marsala, su un promontorio esposto al mare e al vento, sorge la città che i Fenici chiamavano Lilybeo.
Là ad occidente, dove finisce la Sicilia, su un promontorio esposto al mare e al vento, sorge la città che i Fenici chiamavano Lilybeo e che gli Arabi vollero rinominare Marsa Ali. Attorno ad un centro, piccolo ma intriso di arte e di storia, si apre un vasto territorio che comprende un’infinità di frazioni sparse, le cosiddette “contrade”. Nelle terre qui intorno, lontano dalla frenesia
7.- Pantelleria, perla nera del Mediterraneo, è la più grande tra le isole che circondano la Sicilia
Pantelleria, perla nera del Mediterraneo, la più grande tra le isole che circondano la Sicilia, si trova al centro dell'omonimo canale, a circa metà strada tra questa e il continente africano. Si estende per 83 kmq e raggiunge la sua altezza massima nella sua parte centrale, dove la Montagna Grande si innalza per 836 metri sopra il livello del mare. La morfologia del suo territorio è piuttosto
8.- Tra chiese e palazzi le cose da vedere a Trapani non mancano.
Le chiese in città sono moltissime. All'estremità est del centro città, in via Pepoli, sorge il grande complesso dell'Annunziata che è il principale monumento cittadino. Alle spalle dell'altare principale si trova la Cappella della Madonna a cui si accede attraverso un bell'arco rinascimentale, chiuso da una grata in bronzo del 1591. Nei pressi si trova anche l’ex convento che oggi ospita il
9.- La città di Sorrento tutta da scoprire grazie alle iniziative culturali con musei e chiese aperte.
Fondata dai Greci, secondo le fonti storiche più attendibili, Sorrento, grazie alla sua posizione strategica sul mare, è stata conquistata più volte nella sua storia, subendo la dominazione di vari popoli dagli Etruschi ai Romani, fino ai Saraceni, in un continuo susseguirsi di vari corsi e ricorsi storici. Tra le cose da vedere a Sorrento vi segnaliamo il duomo, con una splendida facciata neo
10.- Spendete una giornata tra Vietri e Cetara, anche questa è cultura.
Ed infine da qualche giorno anche a queste latitudini si è provveduto al cambio di stagione. E allora con giacconi e cappelli sarà tempo per scoprire prospettive sorprendenti della geografia costiera, magari quella amalfitana, spendendo una giornata tra Vietri e Cetara. Due comuni, due anime, due aspirazioni, un solo confine: il mare. L’inverno con i suoi umori, infatti, regala dettagli, satura
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