In questo articolo vi presenterò il villaggio dove ho trascorso e sto trascorrendo gran parte della mia vita, dove vivo ormai da 27 anni, un periodo considerevole che all'inizio mi ha fatto odiare, soprattutto durante l'adolescenza dove il mio carattere ribelle e la voglia di evadere hanno spesso avuto la meglio, ma con il tempo ho imparato ad apprezzarlo, forse solo ad amarlo follemente no, ma sono sempre più convinto che vivere qui non sia poi così male.
I vantaggi sono tanti, tanta natura, a pochi passi dal centro ci si può ritrovare immersi nel bosco. Ce n'è per tutti i gusti, in salita e in discesa, la scelta e le opportunità di avventura non mancano.
Si chiama Châtillon, si trova nel cuore delle Alpi dell'Italia nord-occidentale, in Valle d'Aosta, a 550 metri sul livello del mare, ha circa 4.600 abitanti e offre tutti i comfort di una città. L'età media degli abitanti è di circa 60 anni. Come avrete intuito dal nome, questa zona ha una forte influenza francofona grazie alla sua vicinanza alla Francia.
Quattro supermercati, tre tabacchi, stazioni degli autobus e dei treni, due edicole, ufficio postale, banche, palestra, scuole, campi da tennis, bocce, campi da calcetto, stadio (ristrutturato quando la Juventus FC vi arrivò in ritiro estivo alla fine degli anni '90, ma anche una decina di anni fa), due parchi e tre castelli, oltre a bar che ammontano a un numero quasi impossibile da decifrare perché bere, e per bere intendo alcolici, nella mia zona per molti è considerato praticamente uno sport. Mancano solo la piscina e le piste da sci e avremmo fatto l'en plein.
Castello del Barone Gamba
Inoltre, a pochi passi, nella vicina cittadina di Saint Vincent, si trova anche il Casinò, uno dei pochi in Italia. Le foto che vedete in questo articolo sono state tutte scattate da me in punti diversi del luogo; se amate la natura e la tranquillità è sicuramente il posto che fa per voi, anche se nella zona in cui vivo ci sono zone che trovo molto più belle.
In questo periodo le strade sono semideserte, come nella maggior parte del mondo, ma normalmente non c'è molta differenza, a molti non piace questo saliscendi nel centro del paese, il traffico si trova solo nelle ore di punta, anche se non è minimamente paragonabile a quello di nessuna città.
Le giornate passano veloci, soprattutto quando il tempo è bello, ma se il tempo è ostile non si vede anima viva da queste parti. Il freddo la fa da padrone, per circa 7 mesi all'anno bisogna indossare una giacca o comunque abiti lunghi, anche con il sole l'aria è sempre piuttosto fresca, spesso c'è un vento forte proveniente dalle valli sovrastanti, anche nelle notti d'estate dopo un po' si sente il freddo e difficilmente si riesce a stare in maglietta, quest'ultimo fattore è molto favorevole al sonno, e io lo adoro particolarmente.
Castello di Passerin d'Entrèves
Si possono incontrare molti animali oltre a quelli domestici che a volte scorrazzano liberi per le strade, uccelli sugli alberi e una varietà piuttosto ampia di animali selvatici, come ricci, tassi, cervi, scoiattoli e volpi, solo per citarne alcuni. In alta montagna ce ne sono molti di più, ma i re di tutti sono stambecchi e camosci .
Uno degli animali più stimati e adorati qui è la mucca; naturalmente si possono trovare anche capre e pecore, ma la mucca qui è considerata e spesso trattata come una regina.
Uno degli sport più praticati, infatti, è la "battaille de reine", la lotta tra mucche gravide, che in quello stato diventano aggressive e si battono a suon di corna se messe una di fronte all'altra. È un vero e proprio sport che prevede un campionato regionale con una cerimonia finale che assomiglia quasi a un culto. Il tutto condito, ovviamente, con litri e litri di vino, solitamente rosso.
Altri sport famosi sono lo Tzan , il Rebatta (simile allo Tzan) e il Belot (un gioco di carte). Si possono trovare campi per questi sport in ogni villaggio della valle, e naturalmente anche qui la combinazione per mantenersi in forma e bere il più possibile è sempre presente.
*Da qualche anno è soprannominata "la Città del Miele", nonostante non sia una città, a causa dell'enorme numero di apicoltori presenti nella zona, ogni anno si tiene una festa interamente dedicata alle api.
Festa del miele
Veniamo ora a una delle poche cose che accomuna tutta l'umanità: il cibo. E qui arriva la parte dolorosa per me, considerando che sono celiaco da vent'anni e non tollero molto il lattosio, la dieta alimentare non fa proprio per me, formaggi e salumi la fanno da padrone, i piatti tipici più gettonati sono la Seupa à la Vapelenentse (zuppa in brodo di carne con pane, fontina, burro, cavolo e cannella), la Fonduta (fontina fusa), la Polenta Concia (polenta con tanto formaggio dentro) e il Caffè alla Valdostana (caffè, grappa, zucchero e scorza di limone e arancia bevuta nella Coppa dell'Amicizia ), che devo ammettere è davvero sfizioso.
In questo paese ne ho passate tante, soprattutto la mia infanzia è stata speciale, ricordo con piacere quando abitavo nel parco del Castello Barone Gamba, (ebbene sì, sono stato molto fortunato!), in cui ho avuto la possibilità di fare un sacco di cose, di conoscere di persona i campioni d'Europa della Juventus nel 1996, di suonare con la mia punk band a casa, oltre a fare un sacco di feste in quella piccola stanza, e di girare un film divertente di cui non ricordo nemmeno la trama, con una ventina di amici, alcuni di noi dovrebbero ancora averlo in qualche VHS, se mai un giorno fossi tra le sue mani lo guarderei con molto piacere per farmi una risata su quanto eravamo stupidi a quel tempo.
L'unica cosa che ricordo è che il mio amico doveva fare la voce narrante ed era totalmente incapace di leggere, mentre io ho dovuto fare un combattimento con la spada, finto, ed ero scoordinato come chiunque altro!
Castello di Ussel
Se vi trovate da queste parti una volta finita questa maledetta quarantena non esitate a venirmi a trovare, vi porterò volentieri a visitare Châtillon, credo che in un giorno potrei mostrarvi la maggior parte delle attrazioni presenti, se volete visitare i circa 40 km² di superficie... beh, ci prenderemo un po' più di tempo!
Prima di lasciarvi, venite con me a casa mia per vedere com'era la vista dai miei balconi e dalle mie finestre nel dicembre dell'anno scorso, durante una delle rare e abbondanti nevicate invernali!
Grazie per aver letto e guardato, un grande abbraccio e arrivederci a presto!
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