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venerdì 4 luglio 2014

Una Gita Fuori Porta: i 10 post più cliccati nel mese di Giugno 2014.

Podere "La Querciola" area protetta con campi coltivati a colture erbacee ed uno stagno didattico.
L'area protetta si trova a Sesto Fiorentino e si estende per circa 56 ettari. Al suo interno comprende uno stagno artificiale di circa 10 ettari, il Lago di Padule, creato a fini venatori ma non più utilizzato a questo scopo. Sono inoltre presenti campi coltivati a colture erbacee ed uno stagno didattico.  L'area ospita nel corso dell'anno 176 specie diverse di volatili fra stanziali e di
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domenica 22 giugno 2014

Podere "La Querciola" area protetta con campi coltivati a colture erbacee ed uno stagno didattico.

L'area protetta si trova a Sesto Fiorentino e si estende per circa 56 ettari. Al suo interno comprende uno stagno artificiale di circa 10 ettari, il Lago di Padule, creato a fini venatori ma non più utilizzato a questo scopo. Sono inoltre presenti campi coltivati a colture erbacee ed uno stagno didattico. 
L'area ospita nel corso dell'anno 176 specie diverse di volatili fra stanziali e di passo. Sono numerose le specie di uccelli acquatici, tra cui airone cenerino, garzetta, airone bianco maggiore, varie specie di anatidi e di limicoli. Il cavaliere d'Italia è presente con una numerosa colonia nidificante tra marzo e agosto. Sono inoltre presenti il tuffetto ed il corriere piccolo.
Importante: per scaricare il file GPS bisogna cliccare con il tasto destro del mouse e selezionare l'opzione "salva oggetto con nome" o "salva link con nome". Successivamente il file sarà utilizzabile sul proprio dispositivo.

Podere La Querciola
carajo
Flora e fauna.
Sugli argini dello stagno si trova una fascia di canneto a cannuccia di palude e lisca maggiore. Interessante dal punto di vista botanico è la vegetazione riparia di specie elofitiche ed idrofite nei fossi lungo via del Pantano ed in vicinanza del chiaro di caccia.

La vegetazione arborea è composta in prevalenza da pioppo bianco, oltre a biancospino, rosa canina, olmo campestre e acero compestre. Nelle scoline dei campi si trovano il crescione d'acqua, la salcerella comune, il garofanino d'acqua, la veronica acquatica e il giaggiolo acquatico.

Tra le specie di uccelli selvatici presenti nell'area, ricordiamo l'airone cenerino, la garzetta, l'airone bianco maggiore, varie specie di Anatidi e di limicoli. Fra le specie nidificanti il cavaliere d'Italia, la marzaiola e il tuffetto. Nello stagno didattico è segnalata la nidificazione del corriere piccolo, del gheppio e dell'averla capirossa.
Durante il passo e nel periodo estivo si possono osservare il falco di palude e il biancone. Numerosi gli anfibi presenti nell'area (rospo smeraldino, rana verde, raganella, tritone crestato e tritone punteggiato).



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lunedì 16 giugno 2014

Una Gita Fuori Porta: i 10 post più cliccati nel mese di Maggio 2014.

Marsala, su un promontorio esposto al mare e al vento, sorge la città che i Fenici chiamavano Lilybeo.
Là ad occidente, dove finisce la Sicilia, su un promontorio esposto al mare e al vento, sorge la città che i Fenici chiamavano Lilybeo e che gli Arabi vollero rinominare Marsa Ali. Attorno ad un centro, piccolo ma intriso di arte e di storia, si apre un vasto territorio che comprende un’infinità di frazioni sparse, le cosiddette “contrade”. Nelle terre qui intorno, lontano dalla frenesia
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venerdì 2 maggio 2014

Una Gita Fuori Porta: i 10 post più cliccati nel mese di Aprile 2014.

Marsala, su un promontorio esposto al mare e al vento, sorge la città che i Fenici chiamavano Lilybeo.
Là ad occidente, dove finisce la Sicilia, su un promontorio esposto al mare e al vento, sorge la città che i Fenici chiamavano Lilybeo e che gli Arabi vollero rinominare Marsa Ali. Attorno ad un centro, piccolo ma intriso di arte e di storia, si apre un vasto territorio che comprende un’infinità di frazioni sparse, le cosiddette “contrade”. Nelle terre qui intorno, lontano dalla frenesia
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martedì 29 aprile 2014

Marsala, su un promontorio esposto al mare e al vento, sorge la città che i Fenici chiamavano Lilybeo.

Là ad occidente, dove finisce la Sicilia, su un promontorio esposto al mare e al vento, sorge la città che i Fenici chiamavano Lilybeo e che gli Arabi vollero rinominare Marsa Ali.

Attorno ad un centro, piccolo ma intriso di arte e di storia, si apre un vasto territorio che comprende un’infinità di frazioni sparse, le cosiddette “contrade”. Nelle terre qui intorno, lontano dalla frenesia cittadina, si produce un vino dalla storia antica e gloriosa, con un gusto e un profumo inconfondibili: il Marsala.

Il lungomare, molto bello per le tante palme che si susseguono da un lato e dall’altro, vi porterà direttamente alla zona balneare dove si alternano spiagge libere e lidi attrezzati.

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Pantelleria, perla nera del Mediterraneo, è la più grande tra le isole che circondano la Sicilia

Pantelleria, perla nera del Mediterraneo, la più grande tra le isole che circondano la Sicilia, si trova al centro dell'omonimo canale, a circa metà strada tra questa e il continente africano.

Si estende per 83 kmq e raggiunge la sua altezza massima nella sua parte centrale, dove la Montagna Grande si innalza per 836 metri sopra il livello del mare. La morfologia del suo territorio è piuttosto complessa: l’isola infatti trae origine da diversi episodi vulcanici che si sono succeduti e sovrapposti nel tempo.

Tutta la parte che si allunga da nord-est a sud-ovest è piuttosto rocciosa e scende a picco sul mare. La parte nord-occidentale è invece più pianeggiante e collinare.


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lunedì 28 aprile 2014

Tra chiese e palazzi le cose da vedere a Trapani non mancano.

Le chiese in città sono moltissime. All'estremità est del centro città, in via Pepoli, sorge il grande complesso dell'Annunziata che è il principale monumento cittadino.

Alle spalle dell'altare principale si trova la Cappella della Madonna a cui si accede attraverso un bell'arco rinascimentale, chiuso da una grata in bronzo del 1591. Nei pressi si trova anche l’ex convento che oggi ospita il principale museo della città, il “Museo Pepoli”.

Nel centro storico si susseguono una serie di chiese di notevole interesse: la chiesa di San Francesco d’Assisi, la chiesa dei Cappuccini, la chiesa di San Pietro e quella del Purgatorio, sita nell’omonima piazzetta.

Molto bella la Cattedrale, in corso Vittorio Emanuele, dedicata a S. Lorenzo ed edificata nel seicento su un precedente edificio trecentesco.

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venerdì 11 aprile 2014

Una Gita Fuori Porta: i 10 post più cliccati nel mese di Marzo 2014.

Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna: Foreste millenarie ed ambienti naturali, scenario dell'antica presenza dell'uomo.
Il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna è stato istituito nel 1993 ed è situato nell'Appennino tosco-romagnolo, tra le province di Forlì-Cesena, di Arezzo e di Firenze. Il Parco ha come elemento caratterizzante la dorsale appenninica ad andamento tendenzialmente nordovest/sud-est. Dal crinale, si sviluppano nel versante romagnolo, una serie di contrafforti
Il Padule di Fucecchio è la più estesa area paludosa interna presente in Italia.
Il Padule di Fucecchio ha un'estensione di circa 1800 ettari, divisi fra la Provincia di Pistoia e la Provincia di Firenze; se pur ampiamente ridotto rispetto all'antico lago-padule che un tempo occupava gran parte della Valdinievole meridionale, rappresenta tutt'ora la più grande palude interna italiana. Per la tutela delle emergenze naturalistiche, storiche ed ambientali del Padule di
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Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna: Foreste millenarie ed ambienti naturali, scenario dell'antica presenza dell'uomo.

Il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna è stato istituito nel 1993 ed è situato nell'Appennino tosco-romagnolo, tra le province di Forlì-Cesena, di Arezzo e di Firenze.

Il Parco ha come elemento caratterizzante la dorsale appenninica ad andamento tendenzialmente nordovest/sud-est. Dal crinale, si sviluppano nel versante romagnolo, una serie di contrafforti secondari subparalleli che danno origine a diverse vallate laterali. Le quote del Parco variano da 400 a 1.658 metri: il Monte Falco (1.658 m) ed il Monte Falterona (1.654 m), da cui sorge il fiume Arno, sono le vette più alte.

La geologia del versante romagnolo è caratterizzata dalla presenza della formazione marnoso arenacea, costituita da sedimenti di ambiente marino profondo, con grandi banchi di arenaria intercalati a strati di sottili marne. Nella parte toscana il “macigno” costituito da banchi di roccia arenacea alternati a scisti argillosi e marne grigie, è la formazione geologica più presente.

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Il Padule di Fucecchio è la più estesa area paludosa interna presente in Italia.

Il Padule di Fucecchio ha un'estensione di circa 1800 ettari, divisi fra la Provincia di Pistoia e la Provincia di Firenze; se pur ampiamente ridotto rispetto all'antico lago-padule che un tempo occupava gran parte della Valdinievole meridionale, rappresenta tutt'ora la più grande palude interna italiana.

Per la tutela delle emergenze naturalistiche, storiche ed ambientali del Padule di Fucecchio, la Provincia di Pistoia e Firenze hanno creato Riserve Naturali su una parte del Bacino palustre.

La Riserva Naturale istituita dall'Amministrazione Provinciale di Pistoia nel 1996 ha una superficie di circa 200 ettari ed è divisa nelle due aree 'Le Morette' e 'La Monaca - Righetti' ; la restante parte del bacino palustre è classificata come Area Contigua.

Nella riserva naturale viene praticata una gestione attiva che comprende il controllo della vegetazione, il recupero ambientale degli specchi d'acqua libera ed opere di manutenzione tese ad incrementare le opportunità di visita.

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