Da Carnino Inferiore (1387) si imbocca la mulattiera che sale a tornanti nel bosco.
Dopo essere sbucati su una stradina sterrata si raggiunge la località Tetti delle Donzelle (1537) ai piedi della bastionata delle Rocce del Manco.
Da qui il sentiero risale il fianco sinistro orografico del vallone ed entra nella stretta Gola delle Saline. Dopo aver attraversato il torrente si rimonta, nel versante opposto, una china erbosa fino a sbucare sul ripiano pascolivo del Gias delle Saline (2000).
Continuando al centro del Da Carnino Inferiore (1387) si imbocca la mulattiera che sale a tornanti nel bosco.
Dopo essere sbucati su una stradina sterrata si raggiunge la località Tetti delle Donzelle (1537) ai piedi della bastionata delle Rocce del Manco.
Da qui il sentiero risale il fianco sinistro orografico del vallone ed entra nella stretta Gola delle Saline. Dopo aver attraversato il torrente si rimonta, nel versante opposto, una china erbosa fino a sbucare sul ripiano pascolivo del Gias delle Saline (2000).
Continuando al centro del vallone si perviene al Passo delle Saline (2174). Dal passo una traccia risale tutto il costone orientale della montagna fino a giungere sulla vetta della Cima delle Saline (2612).
Dalla Cima delle Saline si scende su terreno prativo in direzione sud-ovest fino a raggiungere l'ampia depressione che si distende tra le Saline e la Ballaur. Da qui, per vaghe tracce ed alcune tacche rosse, si sale sulla Cima Pian Ballaur (2604).
Attenzione: in questo tratto, in caso di nebbia, possono esserci grosse difficoltà di orientamento.
Dalla vetta si percorre l'ampia dorsale occidentale giungendo velocemente al Colle del Pas (2342). Al colle si svolta a sinistra e si scende nella Conca di Piaggia Bella sotto la quale si sviluppa uno dei sistemi carsici più estesi d’Italia. Dopo aver toccato la Capanna Saracco-Volante (2220) il sentiero prosegue dolcemente sul fondo della conca fino al Passo delle Mastrelle (2023) oltre il quale precipita nel Vallone di Carnino. Dal passo il sentiero scende con una ripida serpentina finchè, a quota 1700 mt, incontra l'itinerario proveniente dal Rifugio Don Barbera che conduce in breve a Carnino Superiore (1397). Infine, seguendo l'asfalto oppure la mulattiera che si stacca a sinistra dopo il parcheggio, si fa ritorno a Carnino Inferiore.
Qui si incontra una palina segnaletica: si svolta a sinistra e si risalgono le ripide chine erbose fino ai piedi dell'imponente parete rocciosa (alcuni triangoli rossi sbiaditi conducono un po' più a sinistra; occorre invece prendere come riferimento l'imbocco dell'evidentissimo canale che corre sotto la grande parete). Si sale con molta attenzione il canale: lo si può percorrere sulle rocce (grado di difficoltà F, con neve occorrono piccozza e ramponi) oppure, leggermente più a sinistra, su terreno misto di rocce ed erba (EE, alcuni segni rossi). Si sbuca quindi sull'orlo sud-orientale dell'altipiano Saline-Ballaur e si prosegue sulla destra, lungo la cresta, verso la vetta delle Saline (2612) ormai prossima.
Attenzione: nell'ultimo tratto, in caso di nebbia, possono esserci grosse difficoltà di orientamento.
Al ritorno si segue la traccia che scende lungo il costone orientale della montagna fino al Passo delle Saline (2174). Poi si svolta a destra e si percorre l'ottimo sentiero che conduce in breve al Gias delle Saline oltre il quale ci si ricollega con l'itinerario di salita.
Salendo verso il canale sud-est delle Saline. In questa foto e nelle sette successive la neve è "rosa" per la sabbia del Sahara arrivata fin qui
Dopo essere sbucati su una stradina sterrata si raggiunge la località Tetti delle Donzelle (1537) ai piedi della bastionata delle Rocce del Manco.
Da qui il sentiero risale il fianco sinistro orografico del vallone ed entra nella stretta Gola delle Saline. Dopo aver attraversato il torrente si rimonta, nel versante opposto, una china erbosa fino a sbucare sul ripiano pascolivo del Gias delle Saline (2000).
Continuando al centro del Da Carnino Inferiore (1387) si imbocca la mulattiera che sale a tornanti nel bosco.
Dopo essere sbucati su una stradina sterrata si raggiunge la località Tetti delle Donzelle (1537) ai piedi della bastionata delle Rocce del Manco.
Da qui il sentiero risale il fianco sinistro orografico del vallone ed entra nella stretta Gola delle Saline. Dopo aver attraversato il torrente si rimonta, nel versante opposto, una china erbosa fino a sbucare sul ripiano pascolivo del Gias delle Saline (2000).
Continuando al centro del vallone si perviene al Passo delle Saline (2174). Dal passo una traccia risale tutto il costone orientale della montagna fino a giungere sulla vetta della Cima delle Saline (2612).
Dalla Cima delle Saline si scende su terreno prativo in direzione sud-ovest fino a raggiungere l'ampia depressione che si distende tra le Saline e la Ballaur. Da qui, per vaghe tracce ed alcune tacche rosse, si sale sulla Cima Pian Ballaur (2604).
Attenzione: in questo tratto, in caso di nebbia, possono esserci grosse difficoltà di orientamento.
Dalla vetta si percorre l'ampia dorsale occidentale giungendo velocemente al Colle del Pas (2342). Al colle si svolta a sinistra e si scende nella Conca di Piaggia Bella sotto la quale si sviluppa uno dei sistemi carsici più estesi d’Italia. Dopo aver toccato la Capanna Saracco-Volante (2220) il sentiero prosegue dolcemente sul fondo della conca fino al Passo delle Mastrelle (2023) oltre il quale precipita nel Vallone di Carnino. Dal passo il sentiero scende con una ripida serpentina finchè, a quota 1700 mt, incontra l'itinerario proveniente dal Rifugio Don Barbera che conduce in breve a Carnino Superiore (1397). Infine, seguendo l'asfalto oppure la mulattiera che si stacca a sinistra dopo il parcheggio, si fa ritorno a Carnino Inferiore.
CARNINO INFERIORE (1387) - CIMA DELLE SALINE (2612) - CIMA PIAN BALLAUR (2604)
Tempo di salita: ore 3 alla Cima delle Saline + ore 1 alla Cima Pian Ballaur
Tempo totale: ore 6.30
Tempo totale: ore 6.30
Da Carnino Inferiore (1387) si imbocca la mulattiera che sale a
tornanti nel bosco. Dopo essere sbucati su una stradina sterrata si
raggiunge la località Tetti delle Donzelle (1537) ai piedi della
bastionata delle Rocce del Manco. Da qui il sentiero risale il
fianco sinistro orografico del vallone ed entra nella stretta Gola delle
Saline. Dopo aver attraversato il torrente si rimonta, nel versante
opposto, una china erbosa fino a sbucare sul ripiano pascolivo del Gias
delle Saline (2000).
Qui si incontra una palina segnaletica: si svolta a sinistra e si risalgono le ripide chine erbose fino ai piedi dell'imponente parete rocciosa (alcuni triangoli rossi sbiaditi conducono un po' più a sinistra; occorre invece prendere come riferimento l'imbocco dell'evidentissimo canale che corre sotto la grande parete). Si sale con molta attenzione il canale: lo si può percorrere sulle rocce (grado di difficoltà F, con neve occorrono piccozza e ramponi) oppure, leggermente più a sinistra, su terreno misto di rocce ed erba (EE, alcuni segni rossi). Si sbuca quindi sull'orlo sud-orientale dell'altipiano Saline-Ballaur e si prosegue sulla destra, lungo la cresta, verso la vetta delle Saline (2612) ormai prossima.
Attenzione: nell'ultimo tratto, in caso di nebbia, possono esserci grosse difficoltà di orientamento.
Al ritorno si segue la traccia che scende lungo il costone orientale della montagna fino al Passo delle Saline (2174). Poi si svolta a destra e si percorre l'ottimo sentiero che conduce in breve al Gias delle Saline oltre il quale ci si ricollega con l'itinerario di salita.
CARNINO INFERIORE (1387) - CIMA DELLE SALINE (2612) per il canale sud-est
Tempo di salita: ore 3
Tempo totale: ore 5.15
Tempo totale: ore 5.15
Il Bric Mindino, l’Antoroto, il Pizzo d'Ormea, il Mongioie e il Bric di Conoia, la Cima delle Saline e la Cima Pian Ballaur si trovano su una catena delle Alpi Liguri che si innalza improvvisa dalla conca di Garessio per saldarsi a Punta Marguareis
con la dorsale alpina proveniente da Ventimiglia. Questa catena è ben
delimitata a sud dal profondo solco della Valle Tanaro che a Garessio
piega verso ovest fino alle frazioni brigasche di Carnino e di Upega. A
nord, invece, cinque dorsali parallele e perpendicolari ad essa
digradano verso la pianura biforcandosi poi in altrettante dorsali
separate tra loro dalle valli del Monregalese: Valle Mongia, Val
Casotto, Valle Roburentello, Val Corsaglia, Val Maudagna,
Valle Ellero, Valle del Lurisia e Valle Pesio. I versanti meridionali di
questa catena delle Alpi sono rivolti alla Liguria e la Val Tanaro è
vicina alla nostra regione per cultura e per storia tanto che liguri
sono i dialetti che ancora vi si parlano. La Cima Bertrand e la Cima Missun si trovano a sud del Marguareis sul ramo della catena alpina che corre verso Ventimiglia e che entra in territorio ligure sulla vetta del Saccarello.
La Rocca dell'Abisso, prima cima delle Alpi Marittime, monta la guardia alla Valle Roia.
Questa bellissima valle, lungamente contesa dai Savoia e dalla
Repubblica di Genova, venne assegnata al Regno di Sardegna nel 1815 ed
inglobata nella Contea di Nizza. Tipicamente liguri sono i paesi di
Briga e di Tenda ed italiani i cognomi delle persone che ci vivono. Il
percorso in cresta dal Colle di Tenda alla Rocca dell'Abisso ricalca il
vero confine etnico e geografico della nostra regione.
I monti dell'Appennino Tosco-Emiliano tra il Passo del Cirone e il nodo
orografico di Cima Belfiore (sul quale convergono i bacini della Magra,
del Secchia e del Serchio) sono facilmente accessibili dallo spezzino e
per storia e cultura sono anch'essi vicini alla nostra regione. La Nuda,
l’Alpe di Succiso e il Casarola, il Sillara, il Losanna e il Bragalata, l'Orsaro e il Marmagna sono montagne appenniniche particolarmente elevate ed arcigne, sulle quali in inverno occorre prestare la massima attenzione.
Il canale sud-est delle Saline, ancora in ombra, sovrastato dall'imponente e "dolomitica" parete rocciosa
Salendo verso il canale sud-est delle Saline. In questa foto e nelle sette successive la neve è "rosa" per la sabbia del Sahara arrivata fin qui
Panorama dalla Cima delle Saline verso occidente. Sullo sfondo l'Argentera
Verso la Cima Pian Ballaur
La Cima delle Saline fotografata dalla Cima Pian Ballaur
Il Lago Biecai visto dal Colle del Pas
La Capanna Saracco-Volante nella conca di Piaggia Bella
Paline segnaletiche a Piaggia Bella
Scendendo da Piaggia Bella verso il Passo delle Mastrelle
Al Passo delle Mastrelle
Fungo di pietra al Passo delle Mastrelle
Il Pian Ciucchea sopra Carnino Superiore
Il Pian Ciucchea sopra Carnino Superiore
Il Passo delle Capre o Passo Palù (in alto nella foto) visto dal Colle
del Pas. Dal Passo delle Capre passa l'itinerario per la Punta
Marguareis
fonte: Immagini d'Italia
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