Sori, in un'insenatura del Golfo, per soddisfare la voglia di mare.
Sori, angolo raccolto riel cuore del Golfo Paradiso, facciate dipinte ad affresco che riprendono un'antica tradizione, spiaggia e scogliere a piccò, una corona di colline verdi alle spalle: chi ha voglia di godersi il mare è arrivato nel posto giusto.
Ma se non vi accontentate di bagni e barca, guardatevi attorno, e andate alla ricerca del passato. Non vi deluderà trovare, a Fulle, un mulino ad acqua ancora funzionante, testimone superstite di un sistema complesso di decine di mulini che servivano la zona.
O il cinquecentesco oratorio delle Grazie, che custodisce la tavola della Madonna Nera, o quello di Sant'Erasmo sul promontorio a ponente, che grazie ad un'acustica perfetta, ospita concerti dì alto livello.
O, ancora, il bel sagrato in "risseu" bicolore della parrocchiale di Capreno. Intanto, giù nel borgo, circondato dalle sue frazioni (Lago, Canepa, Leva, Sant'Apollinare, San Bartolomeo, Sus.si.sa, Teria-sca) ci sono svaghi, sport e musica per tutti, in ogni stagione, tra cui la nota Rassegna del Jazz Tradizionale, nata proprio qui e poi allargata a tutte le località del Golfo Paradiso.
A mezzacosta sulle alture, fate un salto ad ammirare un gioiello. Sant'Apollinare, già per l'eccezionale vista che offre, è da vedere. Merita comunque una visita la chiesina romanica (secolo XIII), che per la sua bellezza è tutelata come monumento nazionale.
Su su fino a Case Còrnua, il dolce entroterra di Sori conserva tracce di una viabilità antica, di una civiltà fatta di case mastiche tipicamente liguri, di mulini e frantoi, e testi monianze di vita contadina d'una volta.
Uscio, un antico borgo longobardo, dove l'aria frizzante dei monti incontra il salmastro del Golfo.
Uscio viva, ridente, animata. Uscio in posizione felice, rivolta a quel mare del Golfo Paradiso che ne m.tiga d'inverno e d'estate gli estremi cel clima. Circondata dai boschi, offre ai suoi ospiti il piacere di un'aria frizzantina che anima e stuzzica.
Si torna volentieri. Non per niente, nel 1906, Carlo Arnaldi fondò da queste parti la sua Colonia. Uscio è fiera elei suo passalo, così antico da perdersi nelle tracce della preistoria, ma non si attarda. Già passaggio obbligato, nei tempi che furono, per i traffici tra Fontanabuona e la costa, oggi L'sc.o si trova su un percorso turistico che collega l'animazione della riviera con la quiete della collina, e offre facile accesso a soggiorni sereni e ai piaceri della buona cucina di tradizione. Caratteristiche sono le trofìe "malte", fatte con la farina di castagne.
L' importante Pieve romanica,risalente al XII secolo, testimonia, col suo stile lombardo e con la significativa intitolazione a San-t'Ambrogio, sia l'antica dipendenza, sia la sua egemonia sul territorio. Da vedere, tra l'altro, una bella statua lignea policroma del '400. Sul monte Borgo vi sono tracce dei più antichi terrazzamenti con muri a secco (X secola AC) che caratterizzano poi il paesaggio ligure.
Orologi, campane campanili.
Si racconta che due secoli or sono in frazione Terrile (nella parrocchiale si conserva una splendida tela attribuita a Luca Cambiaso), due famiglie di qui avviassero la produzione di orologi da torre, secondo tecniche apprese in Germania. Il seme ha dato buoni frutti.
Oggi gli orologi di qui (ma anche le campane, le strutture, e la tecnologia meccanica ed elettronica per i concerti di campane) sono sui campanili di tutto il mondo. Una visita allo stabilimento Trebino (contattare la Pro-Loco) è una piacevole sorpresa e si possono ammirare orologi antichissimi.
Percorso storico con vista.
L'Itinerario Storico Colom-biano (segnavia ISC, che ripercorre l'antica via da Terrarossa Colombo fino a Nervi e Quinto, fa cornice dall'alto per un buon tratto al Golfo. Superata la Sella di monte Rosso si incontra Colle Caprile e poi Calcinara, frazione di Uscio, situata sul crinale: da una parte si vede il mare e la valle del Recco e dall'altra parte la vai Fontanabuona. L'itinerario offre ampi scorci sugli spazi luminosi della valle di Avegno e sul ridente entroterra di Sori. Si racconta che gli avi di Cristoforo Colombo si siano serviti di questo percorso per trasferirsi a Quinto.
La Colonia del benessere: aria buona, buona salute
La formula, per un verso, è semplice: aria fina dei boschi, orari regolari, vita quieta, svago e riposo. Per altro verso, è gelosamente custodita: la famosa "pozione", messa a punto più di novantenni or sono dal fondatore della Colonia Arnaldi. Si aggiunga Lino stretto rapporto col medico, e un regime alimentare personalizzato. Gli ospiti di oggi, in un ambiente dotato di ogni comfort e struttura, seguono la stessa "ricetta" dei loro nonni: felici, contenli e in forma.
Mulinetti, giardini sul mare, tra le ville.
Così centrale e cosi appartato, l'angolo di Mulinetti a Recco può ben meritare, una tantum, il facile gioco di parole "à ngolo di Paradiso", con l'esplosione dei fiori e dei profumi, il mare che si tocca dalle case, le quiete ville avvolte nei giardini discreti. È un incontro facile e "naturale" tra il mare, la scogliera accessibile e la collina verde a monte: qui si danno la mano e si sommano tante bellezze del Golfo. E vale proprio la pena di tuffarsi fra gli scogli nella limpida acqua del mare.
A Megli, a Polà nesi: Santuario mariano con ex-voto e sagra della focaccette
Salite, magari a piedi: Nostra Signora delle Grazie, incantevole tra gli uliveti, esibirà per voi i suoi tesori: l'icona di scuola bizantina e la reliquia riportata dalle crociate nel 1216. Nella chiesa, edificata in fasi successive, è conservata una preziosa raccolta di ex-voto, recentemente restaurati, vero "romanzo popolare" di pericoli e grazie vissuti sul mare.
Ad aprile, qui. all'incanto del posto si aggiunge l'allegria della festa: arriva la Sagra delle focaccette. Se poi proseguite ancora un poco, trovate a Polà nesi la chiesina di San Martino, che merita d'essere vista poiché conserva un'antica urna cineraria, figure da presepe del Maragliano e un organo del 700.
Sori, angolo raccolto riel cuore del Golfo Paradiso, facciate dipinte ad affresco che riprendono un'antica tradizione, spiaggia e scogliere a piccò, una corona di colline verdi alle spalle: chi ha voglia di godersi il mare è arrivato nel posto giusto.
Ma se non vi accontentate di bagni e barca, guardatevi attorno, e andate alla ricerca del passato. Non vi deluderà trovare, a Fulle, un mulino ad acqua ancora funzionante, testimone superstite di un sistema complesso di decine di mulini che servivano la zona.
O il cinquecentesco oratorio delle Grazie, che custodisce la tavola della Madonna Nera, o quello di Sant'Erasmo sul promontorio a ponente, che grazie ad un'acustica perfetta, ospita concerti dì alto livello.
O, ancora, il bel sagrato in "risseu" bicolore della parrocchiale di Capreno. Intanto, giù nel borgo, circondato dalle sue frazioni (Lago, Canepa, Leva, Sant'Apollinare, San Bartolomeo, Sus.si.sa, Teria-sca) ci sono svaghi, sport e musica per tutti, in ogni stagione, tra cui la nota Rassegna del Jazz Tradizionale, nata proprio qui e poi allargata a tutte le località del Golfo Paradiso.
Su su fino a Case Còrnua, il dolce entroterra di Sori conserva tracce di una viabilità antica, di una civiltà fatta di case mastiche tipicamente liguri, di mulini e frantoi, e testi monianze di vita contadina d'una volta.
Leggi anche: Alla scoperta del Golfo Paradiso, Riviera di Genova: Avegno, Recco e Camogli.E ovunque un panorama mozzafiato. Tranquillità e fascino d'altri tempi per l'ospite di oggi che qui potrà gustare, tra l'altro, in molti tipici ristorantini e trattorie, la cucina locale e in particolare le squisite "focaccette".
Uscio, un antico borgo longobardo, dove l'aria frizzante dei monti incontra il salmastro del Golfo.
Uscio viva, ridente, animata. Uscio in posizione felice, rivolta a quel mare del Golfo Paradiso che ne m.tiga d'inverno e d'estate gli estremi cel clima. Circondata dai boschi, offre ai suoi ospiti il piacere di un'aria frizzantina che anima e stuzzica.
Si torna volentieri. Non per niente, nel 1906, Carlo Arnaldi fondò da queste parti la sua Colonia. Uscio è fiera elei suo passalo, così antico da perdersi nelle tracce della preistoria, ma non si attarda. Già passaggio obbligato, nei tempi che furono, per i traffici tra Fontanabuona e la costa, oggi L'sc.o si trova su un percorso turistico che collega l'animazione della riviera con la quiete della collina, e offre facile accesso a soggiorni sereni e ai piaceri della buona cucina di tradizione. Caratteristiche sono le trofìe "malte", fatte con la farina di castagne.
Orologi, campane campanili.
Si racconta che due secoli or sono in frazione Terrile (nella parrocchiale si conserva una splendida tela attribuita a Luca Cambiaso), due famiglie di qui avviassero la produzione di orologi da torre, secondo tecniche apprese in Germania. Il seme ha dato buoni frutti.
Oggi gli orologi di qui (ma anche le campane, le strutture, e la tecnologia meccanica ed elettronica per i concerti di campane) sono sui campanili di tutto il mondo. Una visita allo stabilimento Trebino (contattare la Pro-Loco) è una piacevole sorpresa e si possono ammirare orologi antichissimi.
Percorso storico con vista.
L'Itinerario Storico Colom-biano (segnavia ISC, che ripercorre l'antica via da Terrarossa Colombo fino a Nervi e Quinto, fa cornice dall'alto per un buon tratto al Golfo. Superata la Sella di monte Rosso si incontra Colle Caprile e poi Calcinara, frazione di Uscio, situata sul crinale: da una parte si vede il mare e la valle del Recco e dall'altra parte la vai Fontanabuona. L'itinerario offre ampi scorci sugli spazi luminosi della valle di Avegno e sul ridente entroterra di Sori. Si racconta che gli avi di Cristoforo Colombo si siano serviti di questo percorso per trasferirsi a Quinto.
La Colonia del benessere: aria buona, buona salute
La formula, per un verso, è semplice: aria fina dei boschi, orari regolari, vita quieta, svago e riposo. Per altro verso, è gelosamente custodita: la famosa "pozione", messa a punto più di novantenni or sono dal fondatore della Colonia Arnaldi. Si aggiunga Lino stretto rapporto col medico, e un regime alimentare personalizzato. Gli ospiti di oggi, in un ambiente dotato di ogni comfort e struttura, seguono la stessa "ricetta" dei loro nonni: felici, contenli e in forma.
Così centrale e cosi appartato, l'angolo di Mulinetti a Recco può ben meritare, una tantum, il facile gioco di parole "à ngolo di Paradiso", con l'esplosione dei fiori e dei profumi, il mare che si tocca dalle case, le quiete ville avvolte nei giardini discreti. È un incontro facile e "naturale" tra il mare, la scogliera accessibile e la collina verde a monte: qui si danno la mano e si sommano tante bellezze del Golfo. E vale proprio la pena di tuffarsi fra gli scogli nella limpida acqua del mare.
A Megli, a Polà nesi: Santuario mariano con ex-voto e sagra della focaccette
Salite, magari a piedi: Nostra Signora delle Grazie, incantevole tra gli uliveti, esibirà per voi i suoi tesori: l'icona di scuola bizantina e la reliquia riportata dalle crociate nel 1216. Nella chiesa, edificata in fasi successive, è conservata una preziosa raccolta di ex-voto, recentemente restaurati, vero "romanzo popolare" di pericoli e grazie vissuti sul mare.
Ad aprile, qui. all'incanto del posto si aggiunge l'allegria della festa: arriva la Sagra delle focaccette. Se poi proseguite ancora un poco, trovate a Polà nesi la chiesina di San Martino, che merita d'essere vista poiché conserva un'antica urna cineraria, figure da presepe del Maragliano e un organo del 700.
Camogli è la nostra seconda casa... Molto caratteristica ha quel lungomare solo pedonale diviso nella prima parte con spiaggia e ristorantini, la seconda parte porticciolo e piazzetta che a nostro avviso è più caratteristica di quella caprese... Non dimenticatevi di assaggiare la focaccia al formaggio!
RispondiEliminaGrazie dal tuo commento.
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