La Val Brembana (Al Brèmbana in dialetto bergamasco) si trova in provincia di Bergamo e deve il suo nome al fiume Brembo dal quale è attraversata.
Il nome Valle Brembana è comparso per la prima volta in una pergamena risalente all'XI secolo.
In questo periodo famiglie signorili, ma soprattutto i vescovi e gli enti ecclesiastici erano proprietari dei feudi in cui la valle era divisa. È solo nel corso del 1200 che si è avviato il processo di formazione dei Comuni: se ne costituirono decine e decine situati in particolare lungo il corso di fiumi e torrenti. In quest'epoca le attività più praticate erano: quella mineraria, che prevedeva l'estrazione del ferro (nelle miniere di Carona, Valtorta, Mezzoldo, Valleve e Fondra) e la sua lavorazione (nelle fucine situate lungo le rive del Brembo e che sfruttavano l'energia idraulica di torrenti minori); l'agricoltura; lo sfruttamento dei boschi e del legname; l'allevamento di bovini, suini ma soprattutto di ovini, dai quali si otteneva la lana la cui vendita permetteva di arricchirsi maggiormente.
Nel secolo successivo, più precisamente nel 1331, la valle passa sotto la Signoria dei Visconti, che le permettono di mantenere una certa autonomia, tutelata dallo Statuto della Val Brembana. Ben presto però si scatenano numerose carestie ed epidemie che portano la valle ad una crisi economica, aggravata anche dalle lotte sociali tra Guelfi e Ghibellini che sfociano in incendi, violenze e devastazioni. Dopo i Visconti la valle passò sotto il dominio della Repubblica di Venezia che la mantenne autonoma rispetto al resto della provincia e della città di Bergamo, ma la divise in due "settori": la Valle Brembana Superiore, con capoluogo Serina, e la Valle Brembana Oltre La Goggia, con capoluogo Piazza Brembana.
In questo periodo molti abitanti della valle migrarono in cerca di fortuna verso i territori nei dintorni della città di Venezia: alcuni si arricchirono adattandosi a lavori di fatica, ma molti si affermarono come artisti, commercianti e imprenditori.
La prima rappresentazione cartografica della valle Brembana si deve a Leonardo da Vinci, e fu tracciata probabilmente intorno al 1509, forse su richiesta del re di Francia allora in guerra contro la Serenissima.
Nella seconda metà del Settecento la Serenissima perse la sua importanza nell'Italia settentrionale e questo declino ebbe pesanti riflessi anche sull'economia della Valle, caratterizzata da questo momento da un'estrema povertà che si protrasse fino alla successiva dominazione francese (1797-1815) e austriaca (1815-1859).
Un aspetto positivo legato alla presenza sul territorio degli Asburgo fu il miglioramento della struttura della viabilità della valle, e tutti i paesi furono collegati con strade carrozzabili.
Successivamente, al momento dell'Unità d'Italia, l'economia della valle continuò ad essere arretrata e l'industria cominciò a diffondersi solamente a partire dal 1907, quando a San Giovanni Bianco arrivò la Ferrovia della Valle Brembana.
Valga per tutte l'esempio della Corna Bianca di Cornalba, che, grazie soprattutto al lavoro di rocciatori locali del calibro di Bruno Tassi (camòs), Gianandrea Tiraboschi o Simone Moro, e' entrata di diritto nel panorama internazionale delle piu' conosciute e frequentate falesie d'arrampicata con piu' di 100 vie di estrema difficolta'.
Dando cenno anche delle altre zone interessate all'attivita', si invitano gli apassionati ad assumere ogni ulteriore informazione tecnica, consultando le documentate schede analitiche recentemente pubblicate dallo stesso Camòs , con altri autori, nella guida "Arrampicate Sportive e moderne fra Bergamo e Brescia".
Scuola di Alpinismo e sci-Alpinismo "OROBICA" - San Pellegrino Terme - Via San Carlo, 32 - Apertura sede: Giovedi', ore 20.30 - Responsabile: Badini Valeria Tel. 0345.21613
Camosci - Gruppo Alpinisti Bergamaschi - Siamo un gruppo di amici alpinisti e appassionati di montagna, amanti della natura e dell’ambiente che recentemente ha deciso di unirsi in un’associazione. Tra le principali finalità che il nostro gruppo si propone si collocano la promozione e la diffusione dell’alpinismo e dell’esplorazione ambientale in tutte le sue forme, la valorizzazione e la tutela della natura e dell’ambiente, e la valorizzazione del territorio bergamasco mediante l’individuazione e attrezzatura di nuovi luoghi per la pratica degli sport alpini.
Sul territorio esercitano professionalmente le GUIDE ALPINE abilitate dalla Scuola di Alpinismo - Sci Alpinismo e Arrampicata di Bergamo: Miki Oprandi - 0345.21438 - La valle brembana offre parecchie attività sportive in montagna, spiccano le belle escursioni (dalle più facili alle più impegnative) e le arrampicate.
Gruppo Fancy Moutain: Falesia della “CORNA RONDANINA” questa falesia ancora in fase di sviluppo ha gia pronte per l'arrampicata 2 vie da 3 tiri un altro tiro è in fase di chiodatura e sarà pronto a breve.
Escursioni per gli appassionati della Montagna Orobica.
Descrizione e immagini di alcune escursioni sulle vette delle montagne della Valle Brembana, le piu' conosciute. Localita' di partenza, dislivelli, tempo di salita, difficolta', acqua sul percorso, numero di segnavia ed eventuali varianti...
Estate, tempo di vacanze, di svago, di sport. La villeggiatura in Valle Brembana è allietata da una miriade di manifestazioni per tutti i gusti: serate danzanti, incontri gastronomici, concerti, spettacoli teatrali, sagre popolari, giochi, gare sportive, momenti culturali, mostre, mercatini, visite guidate, escursioni collettive, feste della montagna. Non c’è che l’imbarazzo della scelta.
La montagna, varia e sempre imprevedibile, riempie le giornate degli ospiti della Valle Brembana. Molteplici sono le opportunità per le escursioni in quota, seguendo antiche mulattiere o la fitta rete di percorsi alpinistici raccordati dal Sentiero delle Orobie Occidentali che si snoda da Cassiglio al rifugio Calvi, toccando i passi e rifugi attraverso scenari di rara e suggestiva bellezza.
Accanto ai rifugi, le malghe, popolate di mandrie che ripetono il secolare rito dell’alpeggio, risorsa preziosa e insostituibile, estremo baluardo di presidio e controllo dell’ ambiente montano. Questi ambienti incontaminati sono il regno di diverse specie faunistiche: camosci, caprioli, stambecchi, marmotte, ermellini e la maestosa aquila reale.
La valle Brembana si caratterizza per una straordinaria abbondanza di fiori alpini, alcuni di estrema rarità. Ne è un esempio il Sentiero dei Fiori, un itinerario naturalistico che si snoda a duemila metri di quota in alta Val Serina, offrendo all’escursionista un habitat unico e irripetibile dove si sono conservati esemplari di fiori che non si trovano in altre parti del mondo.
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