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martedì 31 gennaio 2012

Parco di Montorfano, una perla annidata nel comasco patinato.

A cinque anni dell'avvio del progetto si è constatata un discreto rinnovo spontaneo e un consolidamento della struttura forestale con un incremento notevole della fauna tipica, in particolare dell'avifauna.

Nell'oasi di "Montorfano" le presenze più importanti sono il Gabbiano comune e la gallinella d'acqua. Tuttavia, anche la presenza di Nitticore e Garzette svernati nella nostra provincia rappresenta un evento sempre meno eccezionale. In primavera il bosco viene invaso dalla rumorosa presenza di alcune centinaia di Aironi che giungono dall'Africa per nidificare.

La loro presenza non può passare inosservata e anche l'avvistamento di numerose altre specie di uccelli legate agli ambienti umidi non è infrequente. Tuttavia, la maggior parte delle specie animali presenti nella riserva naturale, ben di rado si possono avvistare e lasciano solo timidi indizi della loro presenza.

Sono state identificate tre fasce nelle quali sono state piantate specie differenti: fascia di ripa: Populus nigra, Populus alba, Almus glutinosa, Salix alba, Salix triandra, Salix cinerea, Salix purpure… fascia soggetta a periodoche esondazioni: Quercus robur, Carpinus betulus,Prunus avium, Corylus avellana, Malus sylvestris, Viburnum opulus, Crataegus oxyacantha, Evonimus europaeus, Cornus sanguinea, Sambucus nigra, Rhamnus catharticus, Frangula alnus, ecc…oltre a diverse specie della zona ripariale.

Fascia non soggetta a periodiche esondazioni: Fraxinus ornus, Acer campestre, Rosa canina, Prunus spinosa, Cornus mas, Viburnum lantana.

L'intervento promosso dal comune di Melegnano e dal Parco Agricolo Sud Milano si propone di recuperare la naturalità del corso d'acqua, in un tratto di confluenza della Vettabbia con il Lambro, attraverso interventi di riforestazione incentivando, nel contempo, la fruizione dell'area.

Il restauro dell'ambiente ripariale della pianura padana prevede la riqualificazione dei due corsi d'acqua sia per gli aspetti della qualità idrica che quelli degli ambiti fluviali naturali e agricoli.

Tutta la zona prima del '92 era fortemente degradata dalla presenza di materiale inerte ed era priva quasi totalmente di vegetazione. Il piano di ripristino iniziato nel '93 prevede la graduale riforestazione per consentire il reinsediamento delle associazioni caratteristiche per queste aree.

Il progetto ribalta la concezione, assai diffusa nel campo dell'ingegneria idraulica, di irreggimentare i corsi d'acqua in sponde geometriche rigide e propone un diverso rapporto tra città e acque mediante il recupero della naturalità del fiume, restituendo alle rive le proprie caratteristiche ambientali.

E' stato allestito un "sentiero natura" ciclopedonale, che attraversa tutta l'area ed è attrezzato con bacheche  didattiche in legno ed altri sussidi.
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1 commento:

  1. Uno dei posti meno conosciuti e magari più belli del comasco. Natura pura. Ti raccomando di visitare questo blog: Argentina Photo Gallery (http://argentinaphotogallery.blogspot.com) è in inglese però le immagini sono uniuversali. A questo punto mi faccio una domanda: è possibbile che certi posti italiani hanno più diffusione in rete all'estero che in Italia?.
    Complimenti per il post e per il blog

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