Il territorio della provincia di Vibo Valentia si estende dal Tirreno ai monti delle Serre.
Vibo Valentia si trova nella parte sud occidentale della Calabria e gode di una posizione panoramica, dalle montagne della Sila a Nord, la cima dell’Etna e la piana di Gioa Tauro a Sud e la costa tirrenica con la punta di Tropea a Ovest.
Vibo Valentia è divenuta capoluogo di provincia nel 1992. In origine Vibo Valentia fu chiamata Veip (golfo) dagli Italici Osci che la abitarono e che i nuovi conquistatori di Locri trasformarono in Hipponion nel sec. VII a.C.
Nel 389 a.C. la città fu sconfitta dai Siracusani e divenne municipio romano nell’89 a.C. quando acquisì il nome attuale di Vibo Valentia.
La città fu dilaniata dalle varie invasioni fino al saccheggio dei Saraceni del 983 che segnò un lungo periodo di decadenza.
Con la conquista da parte dei Normanni nel sec XI cominciò a rifiorire diventando un importante centro militare.
Nei secoli successivi fu conquistata dai francesi e poi da Borboni che furono scacciati definitivamente dalle truppe Garibaldine nel 1860.
Da Vedere.
Il Castello Normanno Svevo fatto costruire da Ruggero il Normanno intorno al 1070 che ospita il Museo Archeologico Statale.
Nel museo è conservata una raccolta di reperti archeologici scavati nel territorio circostante dalla fine del sec. VII a.C. al sec. II a.C.
Il Duomo in stile barocco costruito fra il 1680 e il 1723 è dedicato al patrono S.Leoluca. Di particolare nota sono le porte bronzee dell’artista calabrese Niglia che narrano le vicende delle storia della città e, all’interno, l’altare maggiore del settecento con la “Madonna della Neve” gruppo costruito con marmo di Carrara ed il trittico marmoreo del XVI sec, opera di Antonello Gagini.
Le rovine della città greca di Hipponion che si trovano poco fuori dell’abitato e conservano tratti delle imponenti mura del VI e V sec. a.C.
La stupenda località balneare di Tropea definita anche perla del Tirreno è l’espressione massima del tratto di costa che si estende da Pizzo a Nicotera. Oltre ad avere spiagge bellissime, il paese di Tropea ci regala interessanti testimonianze storiche.
Gastronomia e Vini.
La cucina di Vibo Valentia è semplice e genuina ma caratterizzata dai sapori molto forti soprattutto per il largo uso del peperoncino.
Fra i primi piatti il più tipico sono i cosiddetti “fileja”,pasta fatta in casa che viene arrotolata su un ferretto o su un rametto di salice o bambù e poi condita con ragù di carne.
Dalla zona proviene il “sanguinaccio” un’ottima crema ottenuta con sangue di maiale cotto con noci, cacao e pinoli.
Gastronomicamente parlando la zona è molto conosciuta per gli insaccati, fra cui la prelibata “ndujua” un impasto a base di carne di maiale con piccoli pezzi di grasso, pepe rosso e sale.
Dai pascoli del monte Poro provengono squisiti formaggi pecorini e ricotte.
Come Arrivare.
In auto: Autostrada A/3 Salerno-Reggio Calabria uscita S.Onofrio – Vibo Valentia
In treno: Stazione di Vibo Valentia sulla linea ferroviaria Lamezia Terme – Reggio Calabria
In areo: L’aereoporto più vicino è quello di Lamezia Terme collegato giornalmente con Roma e Milano e raggiungibile dalla A/3
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Vibo Valentia si trova nella parte sud occidentale della Calabria e gode di una posizione panoramica, dalle montagne della Sila a Nord, la cima dell’Etna e la piana di Gioa Tauro a Sud e la costa tirrenica con la punta di Tropea a Ovest.
Vibo Valentia è divenuta capoluogo di provincia nel 1992. In origine Vibo Valentia fu chiamata Veip (golfo) dagli Italici Osci che la abitarono e che i nuovi conquistatori di Locri trasformarono in Hipponion nel sec. VII a.C.
Nel 389 a.C. la città fu sconfitta dai Siracusani e divenne municipio romano nell’89 a.C. quando acquisì il nome attuale di Vibo Valentia.
La città fu dilaniata dalle varie invasioni fino al saccheggio dei Saraceni del 983 che segnò un lungo periodo di decadenza.
Con la conquista da parte dei Normanni nel sec XI cominciò a rifiorire diventando un importante centro militare.
Nei secoli successivi fu conquistata dai francesi e poi da Borboni che furono scacciati definitivamente dalle truppe Garibaldine nel 1860.
Da Vedere.
Il Castello Normanno Svevo fatto costruire da Ruggero il Normanno intorno al 1070 che ospita il Museo Archeologico Statale.
Nel museo è conservata una raccolta di reperti archeologici scavati nel territorio circostante dalla fine del sec. VII a.C. al sec. II a.C.
Il Duomo in stile barocco costruito fra il 1680 e il 1723 è dedicato al patrono S.Leoluca. Di particolare nota sono le porte bronzee dell’artista calabrese Niglia che narrano le vicende delle storia della città e, all’interno, l’altare maggiore del settecento con la “Madonna della Neve” gruppo costruito con marmo di Carrara ed il trittico marmoreo del XVI sec, opera di Antonello Gagini.
Le rovine della città greca di Hipponion che si trovano poco fuori dell’abitato e conservano tratti delle imponenti mura del VI e V sec. a.C.
La stupenda località balneare di Tropea definita anche perla del Tirreno è l’espressione massima del tratto di costa che si estende da Pizzo a Nicotera. Oltre ad avere spiagge bellissime, il paese di Tropea ci regala interessanti testimonianze storiche.
Gastronomia e Vini.
La cucina di Vibo Valentia è semplice e genuina ma caratterizzata dai sapori molto forti soprattutto per il largo uso del peperoncino.
Fra i primi piatti il più tipico sono i cosiddetti “fileja”,pasta fatta in casa che viene arrotolata su un ferretto o su un rametto di salice o bambù e poi condita con ragù di carne.
Dalla zona proviene il “sanguinaccio” un’ottima crema ottenuta con sangue di maiale cotto con noci, cacao e pinoli.
Gastronomicamente parlando la zona è molto conosciuta per gli insaccati, fra cui la prelibata “ndujua” un impasto a base di carne di maiale con piccoli pezzi di grasso, pepe rosso e sale.
Dai pascoli del monte Poro provengono squisiti formaggi pecorini e ricotte.
Come Arrivare.
In auto: Autostrada A/3 Salerno-Reggio Calabria uscita S.Onofrio – Vibo Valentia
In treno: Stazione di Vibo Valentia sulla linea ferroviaria Lamezia Terme – Reggio Calabria
In areo: L’aereoporto più vicino è quello di Lamezia Terme collegato giornalmente con Roma e Milano e raggiungibile dalla A/3
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